Asti, il video del sindaco stile “le Iene” scatena le critiche delle opposizioni

L’uscita fuori programma di questa mattina del sindaco Maurizio Rasero sta scatenando diverse reazioni, tra il serio e il faceto, sia sui social che da parte del mondo politico.

Il primo cittadino infatti, si è recato stamane all’ufficio anagrafe “in incognito” (via occhiali e la barba e con un abbigliamento dimesso), per rendersi conto dei problemi organizzativi che sono da tempo noti nei locali di piazza Catena.

Una sortita in stile “iene” che non è passata inosservata alle opposizioni, che stigmatizzano le modalità che hanno visto il sindaco protagonista di questo strano sopralluogo.

Di “sindaco travestito” per Carnevale parla l’esponente dei 5 stelle Massimo Cerruti, che ricorda come il primo cittadino sia passato da sindaco spazzino a sindaco multato.

“È vero, siamo a Carnevale – afferma invece Angela Quaglia – ma la “carnevalata” messa in atto dal Sindaco, presentandosi lascia francamente basiti. E non perché non sia doveroso, da parte del Sindaco, verificare che i servizi per i cittadini funzionino, quanto per le modalità di accertamento.

Il Sindaco dispone di tutti gli strumenti atti a conoscere le problematiche dei servizi: dalla relazione del proprio Assessore, a quella del Dirigente, al confronto con le Organizzazioni Sindacali alla verifica diretta…in veste di Sindaco”. E aggiunge: “Servono soluzioni, sig. Sindaco, non parole e selfie”.

“Dal video, decisamente poco originale – afferma invece Marco Castaldo, LEU – non evince affatto quali siano le “scoperte magiche” che il nostro prodigo Sindaco abbia potuto rilevare, né tantomeno ci racconta quali sono queste fantomatiche migliorie. Peraltro, a onor di cronaca, i disagi all’anagrafe astigiana, durano da più di 10 mesi, pertanto, questa intrusione, se si doveva proprio fare, occorreva pianificarla ben prima, ma soprattutto, sono le soluzioni che sarebbero dovute arrivare ben prima”.

“Personalmente auspico – aggiunge – che il Leopoldo Fregoli de casa nostra, voglia al più presto mettersi al lavoro per verificare le altre problematiche che affliggono i cittadini astigiani. Ad esempio, potrebbe vestirsi con i pantaloni della tuta, qualche maglione di seconda mano un po’ sdrucito e una berretta di lana e sostare all’esterno di qualche supermercato chiedendo di poter ritirare il carrello della spesa per appropriarsi di quel misero euro, così si renderebbe conto di quanto freddo e di quanti epiteti vengono rivolti ai nostri cittadini di serie B. Oppure, potrebbe agghindarsi da “allegra signorina” per rendersi conto del mercato dell’amore a pagamento”.