“Vanzetti. Il sogno di un emigrato Italiano” sabato a Costigliole d’Asti per la Mezza Stagione

Continua la“Mezza Stagione”, il cartellone della stagione invernale del Teatro Municipale di Costigliole d’Asti.

Sabato 26 gennaio alle 21 il ritorno di un grande spettacolo storico: “Vanzetti. Il sogno di un emigrato Italiano” scritto e diretto da Luciano Nattino, portato in scena dopo oltre dieci anni dal Teatro degli Acerbi e riproposto filologicamente con il cast originale. Ora viene riproposto grazie anche al sostegno della Fondazione CRAsti.

In scena Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Matteo Campagnoli, Dario Cirelli, Fabio Fassio, Chiara Magliano, Antonio Muraca, Stefano Orlando, Paola Tomalino, Federica Tripodi con le scenografie di Francesco Fassone e i costumi del Laboratorio Stilistico Vezza.

Una storia che sentiamo attuale, da gridare dai tetti, per verificare insieme quanto del passato è ancora stimolo per una riflessione sul presente e sulle sue contraddizioni” commentano gli Acerbi.

E’ la storia di Bartolomeo Vanzetti e dell’assurda peripezia che lo ha visto protagonista, insieme all’amico Nicola Sacco, negli anni ‘20 in America, di uno dei casi più controversi di tutto il Novecento. Bartolomeo e Nicola, infatti, subirono, per le loro idee anarchiche e per la loro condizione di immigrati (italiani, per giunta), un ignominioso processo che li portò, dopo sette anni di ricorsi e rinvii, alla sedia elettrica; capri espiatori di un’ondata repressiva lanciata dal presidente Woodrow Wilson contro la «sovversione», che non solo smosse le coscienze degli uomini dell’epoca (tra cui intellettuali e studiosi), ma continuò come un fantasma ad agitare l’America per decenni.
Una storia mossa da ideali: una terra libera, la fiducia nel riscatto dei più poveri, la lotta…e poi la disillusione, addirittura l’arresto, un processo farsa, la condanna a morte.

Nattino ha dedicato tuttavia al processo pochi essenziali riferimenti.
Come in molti suoi lavori, il punto di vista è quello più popolare: il lato domestico dell’anarchico di Villafalletto, indagando la sua adolescenza, le relazioni, le amicizie, i rapporti con la sorella Luigia, con il padre, con gli ambienti in lotta per la sua difesa, con la giornalista Mary Donovan.

Nello scorrere dello spettacolo, con scene dal taglio cinematografico e continui flashback (“il tempo della memoria, per affinità dei ricordi, con punte in avanti e salti all’indietro”), emergono quel misto di ingenuità e concretezza, di idealismo e generosità, che traspaiono da tutta la vita di Bartolomeo, prima e dopo la sua partenza per l’America: l’adolescenza, le difficoltà nella ricerca di un lavoro stabile, le passeggiate lungo il Maira, le rare amicizie, il suo amore per la natura, per gli umili.
E poi l’imbarco, la lontananza, la violenza dei sobborghi statunitensi, il difficile rapporto con gli americani, la triste condizione di emigrato italiano, il suo sogno di liberazione degli sfruttati.

Lo spettacolo sarà preceduto dalla pillola di danza (14 minuti) “D’Mes” di e con Daniele Salvitto e Federica Francese dell’Associazione Culturale Nexus/ Compagnia Simona Bertozzi, realizzata in collaborazione con Interplay Festival Internazionale di Danza Contemporanea.

A seguire dopoteatro nella Cantina dei Vini sottostante il teatro.
Biglietti: intero € 12, ridotto € 10.
Prevendite presso gli abituali punti ad Asti da Fumetti Store e a Costigliole d’Asti alla Tabaccheria Borio Carlo.
Possibilità di prenotazione telefonica al 3392532921.

Info su www.teatrodegliacerbi.it e su facebookteatro.degli.acerbi .

Prossimo appuntamento sabato 2 febbraio: in scena gli artisti del Teatro Regio Itinerante con “American graffiti”.