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Speciale 118 Sindaci: Intervista a Elsa Aliberti, Sindaca di Rocchetta Tanaro

118 Sindaci: incontriamo Elsa Aliberti, Sindaca di Rocchetta Tanaro.

Da bambina aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Non avrei mai immaginato di diventare Sindaco, volevo fare la maestra.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

A seguito di richieste di persone di Rocchetta. Ero già consigliere comunale nella precedente legislatura e stavo per andare in pensione.  Un gruppo di cittadini   mi chiese di candidarmi; mettemmo in campo una lista con persone competenti e soprattutto con un grande amore per il proprio paese; così accettai e alle elezioni del 2014 risultai eletta prima cittadina.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Oltre all’esperienza di consigliere  comunale  anche la mia attività lavorativa come dipendente della Regione Piemonte  mi aveva già portato a conoscere i meccanismi e le problematiche dell’ amministrazione pubblica. Poi comunque bisogna studiare, sempre.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stata eletta?

Mi sono subito domandata se sarei stata capace di gestire una “emergenza Tanaro”, cosa che a Rocchetta capita e la preoccupazione di “entrare” in un’organizzazione consolidata da moltissimi anni.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

-Quella che era stata la mia prima e più grande  preoccupazione. Nel Novembre 2016 il Tanaro è tornato a minacciarci. Sono stati quattro giorni ininterrotti di interventi senza sosta. E qui ringrazio ancora, oltre al nostro Gruppo Comunale di Protezione Civile anche tutte le Autorità  -Prefetto e Presidente della Provincia – che ci hanno dato una grossa mano, inviando mezzi operativi ed idrovore.

 Questa volta tutto si è risolto senza danni per il paese, ma ha inciso pesantemente sulle attività agricole.  Ancora oggi il tratto di fiume che passa in paese porta i segni di quell’evento, con ammassi di detriti importanti che ci preoccupano, nonostante le rassicurazioni di AIPO.

-Il 30 ottobre scorso alle 18.00 sono stata avvisata che al nostro ponte sono stati rilevati problemi strutturali a seguito di controlli effettuati dalla Provincia. Il nostro ponte  è un’infrastruttura importantissima per tutta la  Provincia e per il nostro Paese dove insistono importanti aziende.

Abbiamo fatto tutti i passi necessari affinchè vengano reperite al più presto le risorse necessarie per renderlo transitabile a piena capacità; attualmente, comunque, dopo i controlli visivi effettuali è transitabile in sicurezza per mezzi fino a 20 t.

-Il lavoro, a volte molto duro, svolto in un’organizzazione consolidata da tanti anni.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Come tutti i miei colleghi devo passare molto tempo a studiare le nuove norme che ci arrivano di continuo.  La nostra amministrazione ha subito in pieno gli effetti dell’applicazione del patto di stabilità entrato in vigore nel 2013 e del pareggio di bilancio nel 2016. Tutto questo ha inciso in modo significativo sull’attività di governo del Comune.

L’attività amministrativa è troppo farraginosa ed avrebbe necessità di essere semplificata.

 Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Il coinvolgimento dei giovani. Sta funzionando molto bene. I ragazzi rocchettesi sono impegnati in moltissime attività, sia a livello associativo che di volontariato. Loro sono il nostro futuro e sono certa che fra questi ragazzi ci saranno alcuni che si impegneranno direttamente come amministratori del nostro comune.

Inoltre, il tempo dedicato alla Casa di Riposo comunale ed alle nostre scuole.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Sono   in Comune ogni giorno e i Rocchettesi lo sanno. Mi possono trovare anche a casa. Tutti conoscono il mio numero di telefono, mi trovano sempre con tutti gli strumenti che la tecnologia adesso offre: ws, msg, sms, fb. Rispondo sempre a tutti, la sera, la domenica il sabato sera …sempre.

Poi abbiamo anche tutta l’organizzazione tecnica per inviare SMS in caso di allerte e urgenze

Soddisfatta di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Io, per natura, non sono mai soddisfatta. Ho la consapevolezza di fare tutto quello che posso per la comunità, ma vorrei sempre fare di più e meglio.

Oggi mi auguro che il progetto che abbiamo messo in campo nel 2014 possa continuare perché dopo aver messo in campo basi solide, si possa completare “l’opera”.

Nel 2019 si raccoglieranno i frutti del lavoro, duro e complesso, fatto in questa legislatura

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Parlare sempre con tutte le persone e soprattutto dare loro ascolto.

Da questi colloqui possono sempre scaturire delle idee per migliorare l’attività del Comune.

E poi continuare a battersi per far sì che la gente capisca che, ad esempio, gettare rifiuti lungo le strade è un segno di inciviltà, che scredita l’intera comunità. Insomma aumentare il senso civico comune.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Il problema più grande è certamente l’applicazione di norme non chiare, a volte in contraddittorio tra loro e a volte che ti mettono di fronte a situazioni incomprensibili. Ricordo ancora con rabbia e sgomento  quando per accedere a contributi si fece ricorso al “clik-day”. Strumento che affida al caso la concessione.  

Se i comuni più grandi possono contare su un certo numero di dipendenti, nei piccoli comuni con pochi dipendenti tutto è più complesso e difficoltoso, nonostante l’impegno e la volontà profusi. Si creano a volte dei seri intoppi che rallentano in modo vistoso l’iter burocratico.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Come in molti altri luoghi la percezione della paura esiste. Abbiamo comunque messo delle telecamere di ultima generazione negli luoghi strategici del paese, scelta fatta in collaborazione con i Carabinieri. Si sono organizzati autonomamente  dei gruppi nelle frazioni che comunicano tra loro con whatsapp; ci sono  incontri pubblici con i Carabinieri, che devo ringraziare, perché sono sempre presenti sul territorio.

La cosa che infastidisce tantissimo sono i piccoli furti come quelli che avvengono ai danni delle tombe e delle strutture del cimitero, questa cosa che è generalizzata, oltre ad infastidire tantissimo crea nelle persone una forte rabbia; non c’è rispetto per i nostri cari che non ci sono più.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Sono certamente aumentati. Sicuramente i bisogni sociali riferiti ai soggetti più deboli sono  più evidenti, ma devo dire che qui la popolazione ha una grande dignità e di queste cose nessuno ne approfitta.

L’ importante è che non si sentano mai soli. Rocchetta fa parte del Consorzio Assistenziale COGESA, dove operano assistenti sociali molto preparate. Devo dire che le nostre segnalazioni sono valutate attentamente e con grande scrupolo, sia che si tratti di problemi riferiti al reddito che a problemi riferiti ad altri disagi. Le donne e gli uomini di Rocchetta sanno che come Amministrazione siamo attenti ad ogni problematica segnalata.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Direi che tutte le manifestazioni, iniziative che si organizzano nel paese, e a Rocchetta se ne organizzano parecchie, vivono sull’impegno dei volontari.

Le persone invecchiano, ma per fortuna, come dicevo prima, qui abbiamo un bel gruppo di giovani che si danno da fare.

Abbiamo la Pro Loco, il Gruppo Alpini, la Consulta dei Giovani, la Banda Municipale che è celebre ed apprezzata.

Poi abbiamo il “Gruppo Frustatori” che fa musica con le fruste, la Cantoria. Abbiamo anche un gruppo che si dedica al ricamo.

Il gruppo Comunale di Protezione civile collabora attivamente a tutte le attività, soprattutto di controllo. Ci sono sempre.

Ognuno fa attivamene la propria parte collaborando attivamente con l’Amministrazione Comunale

E c’è un circolo sportivo “Il Martinetto”.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

La sistemazione del nostro ponte è fondamentale e prioritaria. Farò tutto quello che è nelle mie possibilità per raggiungere questo obiettivo al più presto.

Riuscire a far rimuovere i detriti dal fiume, per una sempre maggiore sicurezza per il paese e per rispetto, profondo rispetto, per il lavoro dei nostri agricoltori che coltivano ortaggi pregiati e che si trovano oggettivamente in difficoltà.

Rendere l’acqua di Rocchetta Tanaro migliore di quella che è ora. Il progetto ha un costo molto alto per le nostre finanze, ma vorrei proprio realizzarlo o quanto meno provarci.  L’arrivo poi della banda larga è un argomento che varrebbe da solo una discussione profonda, soprattutto visti gli ingenti investimenti già fatti sul territorio dalla Regione da anni.

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