A tredici anni usa la paghetta per comprarsi la marijuana, arrestati gli spacciatori video

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I Carabinieri della Compagnia di Canelli, al termine di una articolata attività investigativa, hanno smantellato un fiorente commercio di stupefacenti rivolto a ragazzini, anche sotto i 14 anni, che avveniva presso il “Campo del Vice” di Canelli.

Sono stati arrestati due nigeriani e un terzo è stato denunciato; due di loro erano richiedenti asilo.

Nelle prime ore della mattinata, i Carabinieri di Canelli hanno dato esecuzione ad ordinanza di misura cautelare disposta dal Gìp Asti a carico di 2 nigeriani, richiedenti asilo ed ospitati presso un locale Centro di Accoglienza; sono gravemente indiziati di spaccio di sostanze stupefacenti e tra i loro acquirenti nella città spumantiera compaiono tantissimi minorenni tra cui un giovane di 13 anni.

Le indagini erano partite lo scorso dicembre quando i Carabinieri avevano iniziato a monitorare strani movimenti di ragazzi del luogo, tutti giovanissimi, soliti radunarsi all’interno di un giardino pubblico cittadino denominato “Parco Del Vice”. A ciò si erano aggiunte anche diverse confidenze di cittadini preoccupati per le ambigue frequentazioni di quel parco sul quale i Carabinieri hanno sempre svolto azione di controllo fin da quando, già qualche anno fa, furono denunciati diversi ragazzi per un giro sempre legato agli stupefacenti.

Da subito stavolta l’attenzione degli investigatori si è concentrata su due individui che stazionavano frequentemente proprio in quell’area. Quello che è emerso dallo sviluppo delle indagini è che in realtà i due avevano avviato un vero e proprio punto vendita di marijuana, avendo come clienti privilegiati proprio quei minorenni su cui si erano riversate le attenzioni investigative dei Carabinieri.

Le intercettazioni telefoniche hanno documentato come i due pusher venissero contattati quotidianamente dai ragazzini, uno dei quali addirittura sotto i 14 anni, i quali utilizzavano frequentemente anche il cellulare dei propri genitori, naturalmente all’oscuro di questi contatti, tranne che in una circostanza, tuttora al vaglio, nella quale un genitore veniva fermato unitamente al figlio dopo l’acquisto effettuato da quest’ultimo.

Le commesse erano frequenti e all’ordine del giorno, per come documentate dai Carabinieri, consistevano spesso nell’acquisto anche di una singola dose di marijuana che veniva venduta a prezzo di 5 Euro. I minorenni, fermati di volta in volta, venivano segnalati alla Prefettura quali assuntori.

Inoltre confessavano agli investigatori di devolvere all’acquisto della merce anche i soldi della “paghetta settimanale” corrisposta dai genitori.

Il blitz, scattato alle prime luci dell’alba, ha visto impegnati circa 20 Carabinieri del Comando Compagnia di Canelli che si sono avvalsi della collaborazione del cane Jhony delle unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Volpiano, nell’ambito dell’ inchiesta coordinata dal Procuratore della Repubblica di Asti, Dott. Alberto PERDUCA e dal suo Sostituto Dott.ssa Simona MAGGIO’ che consentiva, oltre l’esecuzione delle due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico degli indagati, anche di rinvenire e sequestrare circa 150 grammi di marijuana, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Durante la perquisizione dei locali, i Carabinieri hanno denunciato un altro profugo trovato in possesso di dosi di marijuana già suddivise. Gli arrestati venivano tradotti presso il carcere di Asti.

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