Sanità, i sindaci astigiani alzano la voce: “Nessuna risposta da Saitta, vogliamo essere ascoltati”

Hanno aspettato più di un mese, ma adesso hanno deciso di far sentire la propria voce.

Questa mattina presso il Comune di Nizza Monferrato si è tenuta la conferenza stampa a cui hanno preso parte Maurizio Rasero, sindaco di Asti, Simone Nosenzo, sindaco di Nizza, Marco Gabusi, sindaco di Canelli e Fabio Isnardi, sindaco di Calamandrana; tema della convocazione la situazione della sanità astigiana.

“Sono passati più di 30 giorni da quando la Conferenza dei Sindaci ASL AT ha richiesto un incontro all’Assessore Regionale alla Sanità Antonio Saitta per approfondire la tematica dei trasporti urgenza nella nostra ASL – dichiara Marco Gabusi – L’11 dicembre avevamo presentato una richiesta formale di incontro, possibilmente entro il 17 dicembre data in cui scadeva il bando regionale, ma non è arrivata nessuna risposta da Regione Piemonte né tantomeno nessun incontro convocato ad oggi, 17 gennaio.

“Nel frattempo La situazione sembra, se possibile, essersi aggravata: diversi cittadini della Valle Belbo segnalano minori servizi presso il presidio di Nizza Monferrato e addirittura cancellazioni di piccoli interventi chirurgici nei giorni immediatamente precedenti l’intervento stesso. Il punto di primo intervento nicese, che dovrebbe servire a evitare ulteriori congestionamenti del pronto soccorso astigiano, risulta fortemente depotenziato ad esempio dalla presenza per un solo giorno e mezzo dell’ortopedico. Segnalazioni di trasferimenti, almeno in un giorno a settimana, di pazienti e personale che con interventi programmati a Nizza si vedono costretti a svolgerli al Cardinal Massaia. I 30 posti letto CAVS (continuità assistenziale a valenza sanitaria) non vedono più la presenza continua di medici ospedalieri e dal primo pomeriggio addirittura non risulta una copertura medica se non quella del punto di primo soccorso” proseguono Gabusi e Nosenzo.

Proprio in un momento cruciale per il presidio della Valle Belbo e per il disegno dell’offerta che nel nuovo edificio di Regione Boidi verrà erogata, sembra ci sia una volontà di diminuire la potenzialità della struttura. Tutto ciò va a discapito di tutti gli astigiani: quelli della Valle Belbo che si vedono costretti a rivolgersi al nosocomio astigiano e quelli del resto della Provincia che vedranno ulteriormente dilatati i tempi d’attesa” affermano i Sindaci di Asti, Calamandrana, Canelli e Nizza Monferrato.

“Il silenzio assordante dell’Assessorato alla richiesta unanime di tutti i Sindaci astigiani e di Croce Verde e Croce Rossa è un brutto segnale per un territorio, che ha già subito troppi tagli in materia sanitaria. Chiediamo che si abbia il coraggio di affrontare politicamente il tema senza nascondersi dietro ad un direttore generale, peraltro al momento non nominato, o all’ennesimo comunicato di riapertura del Cantiere” continuano i 4 Primi Cittadini.

“È ora ormai che Saitta ci spieghi cosa ha in testa per la sanità astigiana e che ci dimostri con progettualità e numeri alla mano, cosa manca a questa Provincia per avere la stessa dignità e gli stessi servizi delle Province vicine, al momento è evidente una disparità con Alessandria come potete constatare nelle schede sotto in cui sono riportate le ambulanze presenti nelle due province” concludono i Sindaci.