Programmare satelliti per lo spazio: ottima performance del Liceo Vercelli di Asti alla finale internazionale ZeroRobotics

“Scrivere un codice per la Stazione Spaziale Internazionale, confrontarsi con coetanei provenienti da tutto il mondo:  un’esperienza gratificante e arricchente”.

Così il professore di Informatica Antonio De Salvo commenta il secondo posto raggiunto dalla squadra “House of Coders” del Liceo Vercelli di Asti nella finale ZeroRobotis che si è svolta lo scorso 28 gennaio ad Alicante, nel sud della Spagna.

La competizione è stata organizzata dal Massachusetts Institute of Technology di Boston, in collaborazione con NASA ed ESA, e rivolta agli studenti delle scuole superiori di tutto il mondo. Per il Vercelli è il secondo anno di partecipazione.

“Si tratta di un campionato lungo – spiega De Salvo che ha accompagnato i ragazzi insieme al collega Giovanni Bosco – Iniziata a luglio con una selezione tra le squadre italiane, a cura del Politecnico di Torino, la competizione è proseguita nei mesi successivi, passando attraverso fasi eliminatorie a livello mondiale e la costituzione di alleanze internazionali tra squadre. Dalle iniziali 240 squadre provenienti da tutto il mondo, solo 17 hanno partecipato alle finali, suddivise in 14 Alliance e 3 Virtual. Tra queste ultime figura la squadra astigiana”.

Obiettivo della competizione è la programmazione di piccoli robot per volare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I robot, chiamati SPHERES, sono stati originariamente ideati e costruiti dagli studenti nel laboratorio dei sistemi spaziali del MIT. Questi robot, grandi più o meno come un pallone da basket, funzionano a gas compresso e possono essere programmati per girare, ruotare, librarsi e navigare nell’aria. I ricercatori usano SPHERES per testare manovre per veicoli spaziali. Volano all’interno della cabina della stazione autonomamente, ma sotto la supervisione di un astronauta. Ognuno è autonomo con apparecchiature di potenza, propulsione, informatica e navigazione.

Gli otto studenti di terza, quarta e quinta (Matilde Brovero, Andrea Cacherano, Davide Fassio, Valentina Mossotto, Daniele Muffato, Alessandro Pasqualini, Ludovica Rainero, Chiara Spriano e Simone Visca) si sono dovuti cimentare nella programmazione dei movimenti di un satellite affiché raggiungesse, evitando detriti spaziali, il rendez-vous con un altro satellite e, agganciatolo, lo trainasse in una data posizione.

“E’ stato un compito complicato. Era necessario programmare un codice di massima precisione”.

E i ragazzi astigiani sono stati bravissimi. “La nostra squadra ha fatto segnare il punteggio più alto nella Virtual Final della competizione, ma, per un motivo legato al settaggio del programma, i ragazzi astigiani si sono classificati al secondo posto”.

Massima soddisfazione comunque per studenti e insegnanti. “Alla fine il premio vero è stato riuscire nel compito e mandare il codice sul satellite vero”.

I codici saranno poi utilizzati dalle Agenzie Spaziali per le attività di pulizia dello spazio dagli innumerevoli oggetti che vengono definiti “detriti” e che si sono accumulati in orbita nel corso dei decenni di corsa allo spazio dell’umanità.