Le nevicate una boccata d’ossigeno contro la siccità ma attenzione alle colture per il gelo

La neve è arrivata, questa volta per davvero dopo un periodo di siccità che dura dall’inizio dell’inverno. D’altronde, un antico proverbio contadino dice che “sotto la neve c’è il pane” per rimarcare l’importanza di nevicate che coprano i terreni e le semine contro i grandi geli dell’inverno.

In Piemonte la neve è scesa, soprattutto, nelle province di Torino, Asti, Alessandria e Cuneo, mentre non è stata toccata la parte alta della regione. Nell’astigiano sono caduti circa 30 cm, nell’alessandrino le nevicate sono avvenute, in particolare, nel novese ed acquese dove è caduta circa 40 cm di neve.

“Al momento non registriamo danni alle colture – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –. Sono stati allertati anche i trattori spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo al fine di consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili ed evitare l’isolamento di case e aziende. Vista la siccità di questo periodo, la neve è sicuramente una boccata di ossigeno anche se il brusco abbassamento delle temperature preoccupa per i raccolti di verdure ed ortaggi. Nelle campagne, infatti, le temperature sotto lo zero danneggiano le coltivazioni invernali come finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Continuiamo a monitorare la situazione – concludono Moncalvo e Rivarossa – e a verificare che non si registrino anomali innalzamenti dei prezzi a causa della riduzione dell’offerta di ortaggi”.