L’astigiana Serena Aneli a Giovedìscienza con la genetica dell’evoluzione

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La scienza è per tutti! È con questa idea che il 17 gennaio l’astigiana Serena Aneli salirà sul palco di GiovedìScienza, la manifestazione dedicata alla scienza raccontata dal vivo dai suoi protagonisti che da più di trent’anni coinvolge migliaia di persone per riflettere insieme sulle più attuali tematiche scientifiche.

“Ci eravamo tanto amati” è il titolo dell’appuntamento che avrà come tema l’eredità genetica dell’uomo di Neandertal e sarà condotto da Serena Aneli, biologa molecolare e cellulare, collaboratrice dell’Università di Oxford nell’ambito di genetica evolutiva umana e vincitrice del premio GiovedìScienza per giovani ricercatori 2018.

Il bando del concorso indetto da GiovedìScienza che anche quest’anno premierà il miglior giovane ricercatore aprirà in questi giorni.

CI ERAVAMO TANTO AMATI – L’eredità genetica dell’uomo di Neandertal

È stato probabilmente il desiderio di vedere che cosa ci fosse oltre l’orizzonte a spingere i nostri antenati, i Sapiens, lontano dalla loro casa: l’Africa. Non avrebbero mai immaginato di trovare uomini simili a loro, i Neandertal, in Eurasia da molto tempo. Che cosa pensarono non possiamo saperlo, ma possiamo ricostruire quello che avvenne studiando le tracce lasciate da quell’incontro nel nostro DNA. Le due specie si incrociarono: dall’1 al 3% del genoma delle popolazioni umane moderne non africane è di

origine neandertaliana. Quali regioni di DNA abbiamo ereditato da questi nostri lontani parenti? A che cosa servono oggi? A queste e altre domande cercheremo di rispondere, in un viaggio lungo centinaia di migliaia di anni fino agli albori della nostra storia, per arrivare alla domanda più importante: chi siamo?

Serena Aneli

Astigiana, dopo la laurea in Biologia Molecolare e Cellulare inizia il dottorato in Scienze Biomediche e Oncologia presso l’Università di Torino e la fondazione IIGM (Italian Institute for Genomic Medicine), specializzandosi in bioinformatica applicata a dati di genetica di popolazioni e dati clinici. Nell’ambito di un progetto che prevede lo studio della variabilità genetica della popolazione italiana, inizia a collaborare con il gruppo di genetica evolutiva umana dell’Università di Oxford. Ha vinto il Premio GiovedìScienza per giovani ricercatori 2018.

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