Asti, allo Spazio Kor va in scena Goliarda Sapienza Music Hall

Giovedì 24 gennaio alle 21, allo Spazio Kor, va in scena, per la rassegna “Parole d’Artista/Narrazioni Femminili”, curata dal Teatro di Dioniso, “Goliarda Sapienza Music Hall” nell’interpretazione di Paola Pace al fianco di Giovanni Rizzuti.

Paola Pace firma anche la drammaturgia insieme a Francesca Joppolo; le canzoni anarco-socialiste sono eseguite dal vivo da Marcello Savona e Maria Piazza; le scene sono di Fabrizio Lupo con la collaborazione di DIPA (Accademia di Belle arti di Palermo); i costumi di Dora Argento e le luci di Roberto Zorzut.

La straordinaria figura di Goliarda Sapienza, attrice e scrittrice siciliana, la cui opera è stata finalmente riscoperta e valorizzata dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1996, è al centro dello spettacolo goliarda Music Hall; protagonista di un vero e proprio caso letterario, Goliarda Sapienza (1924 – 1996) è tra le più note e amate scrittrici italiane del secondo Novecento. Artista poliedrica, è stata attrice di teatro e di cinema, autrice di numerosissimi testi in prosa e in poesia ancora in corso di pubblicazione.

Tutte le sue opere sono contraddistinte dalla tensione inesausta alla libertà e dall’esercizio del desiderio come dato costitutivo della soggettività: dalla sperimentale e innovativa Lettera aperta del 1967, passando per Il filo di mezzogiorno del 1969 dedicato alla psicoanalisi, ai romanzi sull’esperienza del carcere L’università di Rebibbia (1983) e Le certezze del dubbio (1987), per arrivare infine a L’arte della gioia, pubblicata postuma nella versione integrale del 1998, romanzo che attraversa il secolo scorso con grande originalità d’invenzione e una rivoluzionaria protagonista, Modesta.

Lo spettacolo, diviso in cinque brevi capitoli, chiuso ciascuno da una canzone della tradizione anarco-socialista dei primi del Novecento, si ispira al romanzo Il filo di mezzogiorno di Goliarda, e ci conduce nel labirinto interiore, vivace e colorato, drammatico e ironico, maldestro e poetico della scrittrice, nel quale appaiono, rievocati, i fantasmi di Maria Giudice, la madre rivoluzionaria; il padre, l’avvocato socialista Sapienza, detto “l’avvocato dei poveri”; i numerosi fratelli e sorelle; Modesta, la “carusa” monella e libera; Nica, la sorellina avventurosa dei bassi catanesi; Enzo, Tuzzu e gli altri.

Storie stravaganti, folli, eccitate o malinconiche, che attraversano, oltre alle pagine de Il filo di mezzogiorno, gli altri testi di Goliarda Sapienza L’Arte della gioia, Ancestrale ed Elogio del bar e vengono fatti rivivere attraverso l’interpretazione di Paola Pace.

Goliarda Music-Hall è anche una fondamentale seduta terapeutica con lo psicoanalista, grazie al cui metodo, “scandaloso e carnale”, Goliarda guarì.

È il delirio post-elettroshock, è un soliloquio affastellato di fantasmi reali o sognati, che appaiono e scompaiono come gli spiriti dei morti. È, infine, il letto sfatto di una notte insonne durante la quale Goliarda incomincia a scrivere furiosamente poesie, accompagnata da una musica interiore che la farà danzare e vivere con gioia tutta la vita, fino in fondo, senza menzogna.

Al termine dello spettacolo si terrà il secondo degli “Incontri con gli artisti”, occasione per il pubblico di conoscere più da vicino gli artisti e approfondire i temi trattati dalla pièce.

Come in tutti gli appuntamenti della stagione, al pubblico in attesa dell’inizio dello spettacolo verrà offerto in degustazione un bicchiere di vino d’eccellenza proveniente da viticoltori astigiani: questa volta sarà Cordara a proporre un suo prodotto.