Alba: pianificate iniziative di protesta per l’autostrada Asti–Cuneo

Il Comitato di Presidenza dell’Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” in riunione nella sala incontri dell’Associazione Commercianti Albesi in piazza San Paolo ad Alba, mercoledì 30 gennaio ha pianificato e calendarizzato per i prossimi mesi una serie di iniziative di protesta per chiedere il completamento dell’autostrada Asti – Cuneo.

Iniziative che saranno presentate ai sindaci, alle associazioni di categoria ed ai parlamentari in un incontro in Provincia a Cuneo che sarà presto convocato dal presidente Federico Borgna per venerdì 15 febbraio.

Così è stato deciso nell’incontro con i sindaci di Alba e Bra Maurizio Marello e Bruna Sibille, il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, il presidente dei sindaci del Roero e sindaco di Guarene Franco Artusio, il sindaco di Santo Stefano Belbo Luigi Icardi, il sindaco di Cherasco Claudio Bogetti, il presidente dell’Associazione Commercianti Albesi Giuliano Viglione, il consigliere delegato ai Trasporti del Comune di Bra Pietro Ferrero e l’avvocato Roberto Ponzio.

Nonostante le rimostranze dei mesi scorsi, sulla realizzazione dei nove chilometri mancanti tra Roddi e Cherasco nessuna risposta dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli incontrato a Roma dai sindaci del territorio il 26 settembre 2018, per sollecitare il completamento dell’opera. Nessuna risposta neanche dopo la protesta davanti alla Prefettura di Cuneo del 16 novembre scorso con la consegna di un documento al Prefetto da far pervenire al Governo. Nessuna risposta alle lettere del Presidente della Provincia Borgna che il 26 di ogni mese scrive al ministro per sollecitare una soluzione.

Per questo il Comitato di Presidenza dell’Associazione ha deciso di intraprendere iniziative “forti” per smuovere uno stallo che va avanti da più di venticinque anni.

Non sono comprensibili i motivi dell’impasse. Come si legge nel documento presentato al Prefetto dai sindaci coordinati dall’Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” “c’è una ditta che ha vinto l’appalto per la costruzione e la gestione; ci sono tutte le procedure concluse per la realizzazione del lotto II.6 (quello mancante); c’è un accordo tra il Governo e la Commissione europea per il reperimento delle risorse. Perché non si va avanti?”.

Per completare l’autostrada A33 mancano 9 chilometri, manca il lotto 2.6 tra Roddi, l’uscita per Alba e Cherasco dove l’autostrada si interrompe bruscamente in mezzo ai prati. Negli anni si è parlato di diverse soluzioni progettuali. Tra queste anche un tunnel sotto il fiume Tanaro.

Nel 2017, il precedente governo con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in accordo con la società concessionaria (Gruppo Gavio) ha modificato il tracciato con la costruzione della tratta in superficie. In tutto 9 chilometri. Di questi, 3 passano sulla tangenziale di Alba da ammodernare.

Per trovare i 350 milioni necessari alla realizzazione dell’opera, nel maggio 2017 il sindaco Maurizio Marello e l’eurodeputato Alberto Cirio hanno incontrato a Strasburgo la commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager, per arrivare alle risorse attraverso il cross-financing, ovvero il collegamento alle concessioni autostradali esistenti. In aprile 2018, la Commissione Europea ha concesso così una proroga quadriennale della concessione sull’autostrada Torino – Milano al Gruppo Gavio in cambio di investimenti infrastrutturali a cura dello stesso Gruppo. Il cantiere doveva ripartire nell’estate scorsa ma nulla si è mosso.

La tratta tra Roddi e Cherasco è particolarmente fondamentale per il territorio perché include il collegamento con il nuovo ospedale Alba – Bra quasi completato a Verduno. Manca solo la strada per arrivarci.