Ad Asti le telecamere di Striscia la Notizia per il servizio “Assicurazioni Furbette”

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Le telecamere di Striscia la Notizia, la nota trasmissione che va in onda su Canale 5, sono state ad Asti nei giorni scorsi.

Il servizio, andato in onda ieri sera, ha visto protagonista l’inviato Riccardo Trombetta alla ricerca delle sede di un’assicurazione che operava online, ma che come sede aveva indicato Corso Alfieri ad Asti.

Come si può vedere dal servizio (clicca QUI) al civico indicato non risultava esserci nessuna assicurazione, che è stata già segnalata alle autorità, con relativo oscuramente del sito, già dallo scorso anno dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.

E proprio sulle assicurazioni online l’IVASS mette in guardia i consumatori suggerendo di verificare nel sito dell’Istituto che:

– ove il beneficiario del pagamento del premio sia un intermediario, si tratti di un iscritto al RUI
– in caso di richiesta di pagamento a favore di conti (anche on-line) o di carte ricaricabili, l’intermediario iscritto sia il titolare del conto e/o della carta.

I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center dell’IVASS al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì h. 8.30 – 14.30.

In ogni caso, l’IVASS richiama l’attenzione sulla circostanza che i siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari che esercitano l’attività tramite internet devono sempre indicare:

a) i dati identificativi dell’intermediario;
b) l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica;
c) il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS.

I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte.

Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitatati ad operare in Italia il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi ed ai recapiti sopra indicati, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria nonché la dichiarazione del possesso dell’abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.

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