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Speciale 118 Sindaci: intervista a Mauro Malaga, sindaco di Cerro Tanaro

118 Sindaci: incontriamo Mauro Malaga, sindaco di Cerro Tanaro.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, assolutamente no. Ma adesso, col senno del poi e con l’esperienza di quasi tre mandati da primo cittadino, mi rendo conto che fin da bambino ho sempre manifestato la propensione a rivestire un ruolo di riferimento fra i coetanei.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Ero consigliere comunale uscente e con altri amministratori del mio gruppo, tutti alla prima esperienza, decidemmo di proporci come consiglieri e quindi io mi proposi per la candidatura a Sindaco: era il 2004 ed iniziò la nostra “avventura”.

 Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Come già detto, ero stato consigliere comunale nel mandato precedente alla mia nomina a Sindaco.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Un grande motivo di orgoglio anche perché con il mio gruppo si è trattato di fare una gran rincorsa in campagna elettorale per recuperare il ritardo rispetto al gruppo che formava la lista del candidato sindaco sulla carta favoriti. Era un traguardo difficile da raggiungere ma con la volontà e l’impegno si raggiungono traguardi inaspettati. Appena smaltita la gioia mi sono detto “adesso devo rimboccarmi le maniche perché il ruolo non è banale” ed il pensiero è andato al “governo” della Discarica Provinciale che è sita nel comune.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Certamente l’impegno più complesso è seguire tutte le dinamiche legate alla gestione dell’impianto discarica di Cascina Boschetto, che è la discarica del Consorzio Provinciale. La discarica è gestita con molta attenzione dalla società GAIA, di cui il comune è socio, ma essendo un impianto potenzialmente impattante dal punto di vista ambientale occorre essere sempre aggiornati e presenti.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Nei primi anni del mio primo mandato dedicavo certamente più tempo alle problematiche legate alla presenza della discarica sul territorio comunale ed il conseguente impatto ambientale; negli ultimi anni di questo mio terzo mandato la maggior parte del tempo è dedicata a districarsi tra i vincoli di bilancio ed a ricercare le modalità e le risorse per ben amministrare il comune, sempre con l’aiuto e la collaborazione dello staff comunale.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Me ne vengono in mente tre:

-La realizzazione di uno spazio pubblico dedicato ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in un’area recuperata ed acquisita al demanio comunale a seguito della demolizione di un edificio abusivo

-L’inaugurazione del recupero, in collaborazione con il comune di Rocchetta Tanaro, della stazione ferroviaria, dello scalo ferroviario e degli annessi locali tecnici dismessi che oggi sono utilizzabili e fruibili dalla popolazione; si trattava di un’area degradata che è diventata un spazio verde pubblico attraversato da un tratto della pista ciclabile

-La valorizzazione dell’area golenale lungo il Tanaro resa fruibile grazie a fondi europei del PSR (piano sviluppo rurale regionale 2007/2013), all’interno dell’area sono stati realizzati sentieri, un percorso per ipovedenti ed una passerella sospesa

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Essenzialmente incontrandoli per strada oppure in incontri organizzati dal comune e dalle Associazioni che qui operano. Io sono molto portato a dialogare con le persone, siamo 600 abitanti: è pratico e funzionale usare questo metodo.

Poi c’è il sito internet del comune che è costantemente aggiornato ma preferiamo organizzare frequenti incontri pubblici per spiegare alla popolazione i nostri progetti, i nostri eventi e le nostre iniziative.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Sì, direi di sì ma mi rendo conto che si potrebbe anche fare di più e mi rendo anche conto che al termine del terzo mandato si è acquisita molta esperienza ma altresì inizia a trapelare un po’ di stanchezza.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Io credo che sia fondamentale instaurare, da subito, un ottimo rapporto con gli uffici comunali, rapporto che si deve sempre basare su un costante confronto e dialogo; tutto ciò al fine di rendere la “macchina” amministrativa sempre efficiente ed affidabile: fare squadra è fondamentale.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

La possibilità di utilizzare risorse che sono a disposizione dell’Amministrazione riducendo i vincoli a quelli oggettivamente necessari a garantire il pareggio di bilancio ed una oculata amministrazione contabile, di fatto con le regole di qualche anno fa.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Fino a qualche anno fa il nostro territorio si poteva considerare un’isola felice, negli ultimi anni però la percezione di insicurezza è aumentata nella popolazione sia perché anche nel territorio comunale si sono verificati casi di furti nelle case e sia per la campagna dei mezzi di informazione che tende a cavalcare questa sensazione di insicurezza. Quest’anno abbiamo aderito, come altri comuni dell’astigiano, al bando ministeriale per il finanziamento dei sistemi pubblici di videosorveglianza e nei prossimi mesi partirà la realizzazione del primo lotto di lavori. Insieme con i Carabinieri della Stazione di Castello di Annone organizziamo periodicamente incontri con la popolazione per dare informazioni utili a prevenire truffe e raggiri; ci teniamo molto a tenere informate le fasce più deboli sui nuovi pericoli e le contromisure più idonee per contrastarli ed evitarli. Nei piccoli centri come Cerro esiste di fatto una sorta di prevenzione che arriva dai cittadini che in casi di avvistamenti sospetti si attiva attraverso segnalazioni agli uffici comunali o direttamente al sindaco.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Assolutamente sì e purtroppo anche di natura economica. Essendo un piccolo comune non strutturato ed autorizzato a svolgere direttamente i servizi socio-assistenziali, siamo consorziati con il CO.GE.SA. che svolge tali servizi in modo altamente professionale ed adeguato a tutte le esigenze dell’utenza. Aumentano ogni giorno i casi di persone bisognose, effetto diretto di un cambiamento epocale del tessuto socio-economico della nostra nazione; operano sul territorio strutture per anziani valide ed efficienti. Purtroppo sta diventando un problema sociale la mancanza di posti di lavoro per i nostri giovani, generando inevitabilmente la migrazione e la conseguente trasformazione della composizione demografica del paese; in aiuto è venuta negli ultimi anni l’immigrazione di alcuni gruppi di giovani famiglie di stranieri che si sono subito ben integrati.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?        

Il gruppo di Volontari della protezione civile qui è fondamentale in quanto il territorio del comune è ad alto rischio idrogeologico per la presenza del fiume Tanaro che scorre a pochi metri dal concentrico, sono presenti le Associazioni quali il Circolo ACLI che, di fatto, svolge per il paese il ruolo di pro-loco, l’Associazione tamburellistica ASC cerrese anche questa sostenuta essenzialmente da volontari ed appassionati del nostro sport tradizionale. C’è una forte sinergia tra le Associazioni ed il Comune.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Sì, la realizzazione del nuovo impianto di depurazione: significherebbe spostare l’attuale depuratore, che si trova in zona esondabile nell’area lungo il fiume e che periodicamente è allagato dalle piene del Tanaro, in un’area non raggiungibile dalle esondazioni. Quest’anno abbiamo partecipato ad un bando regionale con un progetto finalizzato alla dismissione del vecchio impianto e siamo in attesa dell’esito e comunque come Amministrazione stiamo valutando anche altre possibili soluzioni nel caso non riuscissimo ad ottenerne il finanziamento pubblico.

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