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Speciale 118 Sindaci: intervista a Marina Conti, Sindaca di Montafia

118 Sindaci: incontriamo Marina Conti, Sindaca di Montafia.

Da bambina aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No. Io da bambina dicevo sempre che avrei fatto l’insegnante, cosa che però, non ho poi fatto.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Fui eletta consigliere comunale nel mandato tra il 1995 e il 1999. Nei due mandati successivi, rieletta, fui vicesindaco nella giunta del Sindaco Paolo Faussone.

Nel 2009 il sindaco uscente non poteva più candidarsi e perciò, nella continuità, il gruppo scelse me e con me l’assessore precedente che divenne mio vicesindaco e lo è ancora, Luigi Arduino.  

 Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Consigliere comunale e poi vicesindaco. Sono comunque sempre stata collaboratrice della Pro loco e delle associazioni locali.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Subito un po’ di incredulità anche perché avevamo una forte lista in concorrenza.

Poi la paura di non essere in grado di ricoprire bene questo ruolo che mi dava grandi responsabilità. Ma siamo andati avanti.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Il problema più complesso che ho affrontato è stato senz’altro l’abbattimento dei tigli sulla strada provinciale da parte della Amministrazione Provinciale.

Si organizzò pure un “Comitato” che sosteneva che il Comune mai avrebbe dovuto consentire alla Provincia l’abbattimento di questi alberi, perché a suo tempo furono piantati in onore dei caduti della Prima Guerra Mondiale che donarono la loro vita per la Patria.

La cosa a poco a poco si sgonfiò, anche perché, nel frattempo, gli alberi abbattuti furono sostituiti con degli altri nuovi.

Un secondo problema complesso qui a Montafia è il rapporto con l’opposizione che è particolarmente presente su ogni tema e non ci dà un attimo di tregua anche sulle cose più piccole. Questa non è una critica all’opposizione che fa il proprio lavoro e con la quale ci si confronta in modo corretto, ma che con questo metodo ci risulta, a volte, asfissiante (nel senso che non ci da neanche il tempo di intervenire ed è già polemica, anche attraverso i mezzi di informazione). 

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Alla scuola. Abbiamo la fortuna di avere, qui a Montafia, i tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di primo grado). Questo comporta un grande impegno da parte nostra, (a volta anche a discapito di altre cose) occorre del tempo perché i problemi (2 scuolabus, mensa, manutenzione degli edifici, rapporti con insegnanti e genitori) non finiscono mai.

E poi dedico anche molto tempo ai problemi del “sociale”.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Più di uno:

Di essere sempre riuscita a mantenere i 3 ordini di scuola qui a Montafia (infanzia, primaria e secondaria di primo grado)

Di avere realizzato il nuovo parco giochi per i bambini, il campo da calcetto per i ragazzi e la casetta dell’acqua

Di essere riuscita a mantenere intatti, i servizi per i concittadini, nonostante i nuovi vincoli imposti, e i tagli alle nostre risorse.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Di solito comunico personalmente con i miei concittadini, oppure telefonicamente, in casi più ufficiali tramite lettere. Usiamo molto le bacheche del comune anche quelle poste nelle frazioni e anche con locandine appese nei negozi.

Ma il colloquio è la via migliore. Qui tutti mi conoscono e mi possono incontrare qui in comune, oppure al bar, o anche a casa mia. E questo in qualsiasi ora della giornata.

Usiamo anche il sito internet del comune, tenendolo aggiornato.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Soddisfatta si. Faccio tutto ciò che mi è possibile anche, a volte, con molte difficoltà.

So che si può sempre fare meglio o di più ma non sempre si può o si riesce.

Per il futuro, ad oggi non si sa ancora chi nel nostro gruppo all’interno o all’esterno sarà candidato Sindaco. Se ci sarà qualcuno che si candida al mio posto sarei ben felice di dargli un aiuto ricoprendo un ruolo di consigliere o assessore, devo dire che incomincio anche ad avere problemi in famiglia data l’età dei miei genitori.  

Ma! Vediamo come si mette.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Di avere sempre un rapporto molto diretto con tutti i concittadini. E’ meglio agire in questo modo per affrontare e risolvere velocemente i problemi che sorgono.

Se le cose vanno alla lunga, i problemi possono ingigantirsi e addirittura essere stravolti. Occorre sempre agire al più presto, evitando di sollevare polveroni.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di risorse economiche maggiori e di risorse umane.

Qui a Montafia i dipendenti comunali sono condivisi con altri comuni, Il segretario comunale anche (10 ore alla settimana). Tra poco mi andrà in pensione una dipendente e abbiamo dalla legge dei vincoli che non ci permettono di sostituirla con un’altra nell’immediato. Ci vorrebbe questa possibilità di assumere direttamente il personale.

E poi occorre una buona squadra di persone per lavorarci insieme, una buona giunta e dei buoni consiglieri, e qui a Montafia sono tutti degli ottimi collaboratori.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

E’ percepito, anche perché a ondate, anche qui abbiamo numerosi furti nelle case, e ciò è avvenuto anche nei mesi scorsi.

Stiamo affrontando il progetto per installare le telecamere di sorveglianza. Abbiamo partecipato ad un bando che dovrebbe già essersi concluso, ma ancora non sappiamo se ci saranno assegnati i contributi. In ogni caso qualche cosa faremo.

Fortunatamente abbiamo la Stazione dei Carabinieri in paese ma devono controllare il territorio di altri 4 comuni, e anche loro si lamentano che sono sotto organico.

Con i carabinieri, abbiamo fatto e facciamo riunioni con la popolazione per spiegare i comportamenti migliori da adottare.  

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Sono aumentati quelli economici. Ora abbiamo famiglie che non arrivano a fine mese. Ad esempio una famiglia completa la ospitiamo in un locale comunale a titolo gratuito, poi interveniamo in altri casi, pagando, come comune i costi dei trasporti e della mensa scolastica.

Questa tipologia di problemi la seguiamo in collaborazione con il COGESA, che opera bene, ma anche loro fanno quello che possono.

Un grosso contributo lo da il “Banco Alimentare” che è gestito dalla Parrocchia e che distribuisce, alle famiglie bisognose, i pacchi ricevuti nei giorni in cui si opera la “Colletta Alimentare” una volta al mese (l’ultimo lunedì di ogni mese).

 C’è la Croce Verde che a livello di volontariato si occupa degli accompagnamenti delle persone sole per i servizi sanitari.

Poi in paese c’è un gran numero di persone che si prestano ad azioni di volontariato, e di questo in comune siamo informati e spesso anche noi membri del Consiglio Comunale partecipiamo a queste iniziative a livello personale.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

C’è la Pro Loco che organizza feste e manifestazioni (dalla Patronale alla Festa di  Natale con la scuola, alla grigliata a Pasquetta ecc). C’è il Gruppo Alpini per le celebrazioni e le ricorrenze (Ad Aprile abbiamo festeggiato il 60° anniversario della loro fondazione), e che ci ha aiutato molto durante i lavori alla locale Casa di Riposo per il servizio di vigilanza.

Della Croce Verde abbiamo già sottolineato l’opera che svolge in paese.

Anche della Caritas Parrocchiale abbiamo già evidenziato l’opera svolta.

Poi ci sono i “Nonni Vigili”. Non solo controllano il traffico all’entrata e uscita dalle scuole, ma si prestano a fare il controllo del traffico anche durante le nostre manifestazioni in paese.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Certo! Vorrei completare i lavori che stiamo facendo alla Biblioteca Comunale, la ristrutturazione è stata ultimata ma dobbiamo ancora sistemare il gran quantitativo di libri e partire con la “gestione”.

Ho ancora alcune strade comunali da asfaltare.

Devo sistemare la Sala Consigliare che ultimamente ha bisogno di opere di manutenzione.

Vorrei ampliare i servizi destinati ai nostri concittadini.

E vorrei che la “Unione dei i Comuni Comunità Collinare Alto astigiano” di cui facciamo parte e che per il momento è ancora sulla carta, prenda in mano molte situazioni che ci riguardano tutti e che in questo modo potrebbero arrivare a una soluzione efficace e poco dispendiosa.

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