Il Natale solidale di Calamandrana: niente luminarie, ma soldi in beneficenza in Veneto

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Un Natale a luci spente, ma solidale. È questa la decisione presa dall’amministrazione comunale di Calamandrana, che rinuncerà a spendere soldi per le luminarie delle festività di fine anno, devolvendo la cifra così risparmiata alle popolazioni dei comuni veneti duramente colpite dagli eventi atmosferici dello scorso novembre, i cui danni sono stati stimati intorno al miliardo e mezzo di euro.

I soldi, in particolare, dovranno servire al rimboschimento degli alberi monumentali della regione: i giganti buoni che popolano le valli delle Dolomiti, ormai da diversi anni patrimonio Unesco, purtroppo sono stati in gran parte divelti dall’ultima, catastrofica tromba d’aria abbattutasi sul Veneto.

Si calcola che a causa delle forti raffiche di vento siano stati abbattuti tra i 6 e gli 8 milioni di metri cubi di legname, un dato che non si registrava in Italia dal 1966 e che non deve lasciare indifferenti. Ma c’è di più. Perché tra i destinatari dell’opera di beneficenza risulta anche un paese che nel 1994 aveva aiutato con una simbolica donazione le nostre zone a riprendersi dai postumi dell’alluvione.

Gli abitanti di Calamandrana non hanno dimenticato quel prezioso contributo e ora sono pronti a contraccambiare andando in soccorso di chi, come loro 24 anni fa, sta cercando di ripartire da zero e di lasciarsi alle spalle il passato nella speranza di costruire un futuro migliore. E anche se le vie del centro quest’anno saranno private dei tradizionali addobbi e avranno un tocco un po’ spento e spoglio, il gesto del Comune rispecchia in pieno quello che per tutti dovrebbe essere lo spirito del Natale, improntato ai nobili sentimenti dell’altruismo, della beneficenza e della solidarietà.

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