Lunedì 17 Dicembre la Diocesi di Asti presenta il “Progetto rifugiato a casa mia”

Sotto il titolo “Progetto rifugiato a casa mia” si colloca l’attività della Chiesa cattolica, che tramite Caritas Italiana, Migrantes e Comunità di Sant’Egidio, si è proposta di accogliere in Italia, a proprie spese, richiedenti asilo che vengono accompagnati in aereo evitando così i costi e pericoli del viaggio via terra e per mare garantendo vie legali e sicure.

La Caritas diocesana di Asti, impegnata da giugno in questo tipo di servizio, ha ritenuto opportuno organizzare un incontro pubblico per fornire informazioni, aprire un confronto e socializzare la propria esperienza mettendola a confronto con quella di un’altra diocesi piemontese.

Lunedì 17 Dicembre alle 18 nel Salone del Seminario, Piazzetta del Seminario n. 1, incontro su “I corridoi umanitari” – caratteristiche, prospettive ed esperienze.

Interverranno: Daniele Albanese, Caritas Italiana, Caratteristiche e prospettive dei corridoi umanitari – Fabrizio Mosca, incaricato da Caritas Italiana per l’attività di monitoraggio della gestione delle accoglienze.

La gestione delle accoglienze dei richiedenti asilo arrivati tramite i corridoi umanitari – Virginia Sabatini, Caritas di Saluzzo, la duplice esperienza della Caritas di Saluzzo e Rosalba Cornero, parrocchia di San Domenico Savio, come una comunità parrocchiale vive l’esperienza di accoglienza di una famiglia eritrea.

Modera l’incontro: Beppe Amico, Direttore Caritas Diocesana di Asti.