Concorso Nazionale dei Vigili del Fuoco: tra gli idonei anche 10 astigiani

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A pochi giorni dalla ricorrenza della festa di Santa Barbara, arriva una buona notizia per Asti dai risultati del Concorso nazionale dei Vigili del fuoco, indetto due anni fa con l’obiettivo di potenziare l’organico delle caserme di tutta Italia.

Tra gli idonei risultano anche dieci ragazzi di Asti e provincia, alcuni dei quali, in particolare, si sono collocati nelle primissime posizioni risultando di fatto tra i vincitori.

Il tutto è iniziato nell’ottobre del 2016, quando era stato bandito un concorso pubblico per l’inserimento di oltre 250 uomini all’interno del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a cui potevano partecipare civili, militari e volontari discontinui.

Alla prima fase, il quiz con domande a risposta multipla, si sono presentati in ben 50000 ma solo 6009 di loro sono stati promossi alla fase successiva. L’alto numero di candidati in lizza e l’elevato livello di preparazione, infatti, ha fatto sì che venissero considerate superate solo le prove con non più di due errori su 40 domande totali.

Il secondo step, quello più faticoso e caratterizzante, ha visto gli aspiranti pompieri alle prese con la prova motoria-attitudinale che si è articolata in una serie di test pratici e di resistenza fisica da superare in un determinato lasso di tempo. Anche in questo caso non tutti ce l’hanno fatta e gli esclusi sono stati circa 400.

Per gli altri, invece, è stata la volta del colloquio, che ha decretato la fine del lungo ed estenuante iter di selezione e ha portato alla creazione di una graduatoria definitiva. Ad oggi sono 5093 i giovani pronti per le visite mediche, l’ultima formalità che li separa dal diventare vigili del fuoco a tutti gli effetti.

Due gli elementi positivi che saltano all’occhio da un’analisi dei dati della graduatoria. Il primo riguarda la giovane età dei ragazzi, che si attesta intorno a una media di 27 anni. Il secondo invece è relativo ai titoli di studio da loro acquisiti: sono ben 2300 i futuri pompieri in possesso di un diploma di scuola media superiore o di una laurea.

È stata dura – ha detto uno dei dieci ragazzi astigiani – ma sono molto soddisfatto del risultato finale. Adesso ci auguriamo che i tempi previsti per la nostra immissione in ruolo non si dilatino troppo: nelle caserme di tutto il Paese c’è bisogno di nuove leve volenterose di mettersi all’opera e di dare un prezioso contributo in caso di emergenze, calamità o eventi naturali di portata eccezionale”.

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