Ave Maria Migrante: l’accoglienza dell’altro nel video dei bambini di Cisterna in CAA e nella lingua dei segni

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La scuola dell’infanzia e la scuola primaria di Cisterna d’Asti hanno aderito al progetto “Saltamuri”, proposto a livello nazionale dall’MCE e da vari tavoli associativi.

Il punto di arrivo di un percorso costituito da una serie di attività, sviluppate da settembre a dicembre, inserite nel più ampio progetto “Comunità resistenti”, promosso dall’Ecomuseo delle Rocche del Roero, dalla Rete Museale Roero Monferrato, dall’Aimc di Asti e dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, è stato un video.

Dalla riscoperta di alcuni frutti presenti nel nostro paese, attraverso la predisposizione di contesti atti ad “emozionare cognitivamente”, ricerche sulla loro origine e su quella di insetti che hanno variato l’equilibrio dell’ecosistema e sui cognomi dei bambini, si è arrivati alla riflessione sul tema delle migrazioni. Per sensibilizzare il territorio rispetto alle questioni legate all’accoglienza, la nostra scuola ha scelto di realizzare un videoclip utilizzando la canzone “Ave Maria migrante”, de “I Luf”. Alla registrazione del video ha partecipato anche il cantante del gruppo: Dario Canossi che da anni è impegnato, con il collettivo musicale, in progetti per il sostegno ai più deboli.

Al fine di promuovere la cultura dell’attenzione al tema delle diversità, il canto è stato creato attraverso l’utilizzo di più linguaggi, che hanno affiancato quello musicale e linguistico: il testo in CAA, composto con l’applicazione SIMCAA, che utilizza i simboli Arasaac (un sistema simbolico di proprietà del Governo di Aragona, creati da Sergio Palao per ARASAAC e distribuiti con Licenza Creative Common (BY-NC-SA) ) e la LIS (per la lingua dei segni la scuola si è avvalsa dell’aiuto di Andrea e Jessica Sacchetto, zio e madre di una bambina frequentante la scuola dell’infanzia).

“Il video, realizzato da Stefano Marin con l’aiuto di Cristina Rolfo e Mariangela Accossato, non ha la pretesa di avere un valore scientifico; la sua finalità è quella di documentare un percorso educativo e rappresenta anche un modo diverso per augurare Buon Natale, richiamando il tema centrale di questa festività: l’accoglienza dell’altro” hanno commentato gli insegnanti.

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