Coldiretti Asti propone al Forum i suoi “percorsi all’incontrario”

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Venerdì 30 novembre, al “Centro Culturale Cittadino San Secondo” ad Asti in via Carducci 22, a partire dalle ore 10, si terrà il terzo Forum Coldiretti dell’Economia Agroalimentare dell’Astigiano.

“Quest’anno con il Forum – rileva Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – proseguiremo il percorso intrapreso per dare valore alle produzioni agricole. La particolarità del “Forum Coldiretti” è di riunire competenze per fare un percorso all’incontrario, ovvero partendo dalle esigenze dei consumatori, dall’agroalimentare, da quanto c’è o ci dovrebbe essere sul mercato al dettaglio, per approdare al primario, percorrere la filiera a ritroso e analizzare quanto effettivamente viene premiato chi ha generato tutto, l’agricoltore. Questi nostri “percorsi all’incontrario” sono particolarmente importanti e molto utili per definire il valore delle produzioni agricole e verificare le eventuali storture lungo la filiera”.

Il Forum prende forma dal “Consuntivo dell’Annata Agraria”, proposto ogni anno da per esporre i dati dell’annata e per individuare i punti di forza e di debolezza dell’agroalimentare. “Anche l’analisi critica dei dati a nostra disposizione – aggiunge Antonio Ciotta, direttore di Coldiretti Asti – correlata in molti casi ai rilevamenti statistici elaborati da Coldiretti con Ixè, ci consente di individuare le problematiche delle filiere e di cercare alleanze con la parte buona della nostra economia, con le imprese dell’Astigiano che operano per il bene del territorio e contrastare così quelli che abbiamo definito i “furbetti della filiera”, personaggi che in molti casi guadagnano sulle spalle dell’agricoltura, senza fare niente di buono”.

“Ci siamo accorti – sostiene Reggio – come determinati obbiettivi raggiunti in questi anni, siano stati il frutto di strategie ben precise e predeterminate, andando fuori dagli schemi tradizionali dell’economia. Per avere successo nel comparto corilicolo, così come per raggiungere un migliore valore per le uve e il vino barbera, ad esempio, abbiamo dovuto intraprendere progettualità con chi operava al di fuori degli schemi consolidati della filiera, dove purtroppo si annidano le anzidette “sacche parassitarie”. Con il Forum, Coldiretti Asti vuole attrarre sull’agroalimentare le migliori risorse a disposizione nella provincia”.

In effetti si tratta di un lungo percorso di sollecitazione della filiera agroalimentare dell’Astigiano tendente a dare il giusto valore alle produzioni agricole e alla massimizzazione della sinergia fra territorio ed economia. In questi anni, Coldiretti ha sperimentato importanti azioni di collaborazione fra vari attori delle filiere, primi fra tutti il “Progetto Vino” che ha visto la nascita del brand “Barbera Amica” attuato con la società cooperativa Terre di Qualità e il “Progetto Corilicolo” nato dall’intesa con Novi-Elah-Dufour per la trasformazione delle Nocciole Piemonte. Solamente queste due iniziative, nella campagna agraria appena conclusa, hanno coinvolto oltre 700 ettari di vigneti e noccioleti della provincia di Asti per un valore di almeno 6 milioni di euro. E questo è solamente il valore del prodotto primario, destinato a moltiplicarsi una volta destinato alla trasformazione.

“Forte di queste esperienze – rimarca Ciotta – il Forum vuole intensificare i rapporti fra i soggetti che lungo la filiera riconoscono il primato dell’agricoltura tendente alla migliore qualità possibile delle produzioni alimentari. Qualità massima intesa non solo come proprietà intrinseca del prodotto, ma anche come organizzazione ed attuazione dei sistemi produttivi: dalla salvaguardia dell’ambiente, all’etica nella gestione aziendale, dall’attenzione verso il benessere delle persone e degli animali, fino al rispetto della cultura e delle tradizioni. Individuando, attraverso l’esaltazione di tale primato, una metodologia per ottenere un maggiore valore aggiunto attraverso una immagine positiva del territorio dell’Astigiano, dal Monferrato alla Langa dell’Astigiano”.

Il Forum di quest’anno sarà strutturato in tre focus: uno sul valore della nocciola; uno sulla vera identità della Barbera d’Asti Docg; uno sull’allevamento della razza bovina Piemontese.

L’invito, per venerdì 30 novembre al Centro Culturale Cittadino San Secondo di Asti, è dunque esteso a tutti coloro che hanno a cuore l’agricoltura e che lavorano per l’economia dell’Astigiano.

Info e prenotazioni al n. 0141.380.400 oppure 335.471.017.

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