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Speciale 118 Sindaci: intervista a Massimiliano Caruso, sindaco di Castelletto Molina

118 Sindaci: incontriamo Massimiliano Caruso, sindaco di Castelletto Molina. 

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No. Io ero già fin da bambino interessato a diventare quello che poi sono diventato, cioè ingegnere, e lavorare nel campo delle innovazioni, senza però lasciare da parte la vita di campagna in cui sono nato e cresciuto e che continuo a frequentare ed amare. 

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Nel 2004 il sindaco in carica (lo era stato per 29 anni) non avrebbe più potuto candidarsi. Forse perché ero già, da 10 anni, Presidente della locale Pro Loco, venne lui, insieme ai componenti della precedente Amministrazione, a propormi la candidatura. Io accettai di buon grado. 

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Sono stato Presidente della Pro Loco di Castelletto Molina dal 1994 al 2004, era una cosa diversa da quella di amministrare il paese, ma diciamo che alcune cose mi erano anche già diventate familiari. 

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Quella del 2004  fu una competizione combattuta, visto che alla fine la mia lista superò di soli due voti quella antagonista.

Mi chiesi immediatamente se sarei stato idoneo a questa nuova esperienza. 

Inoltre il risultato elettorale sanciva una netta spaccatura nel paese, e pensai subito che a questo avrei dovuto porre rimedio perché queste cose, in un piccolo paese, pesano.

Mi premeva di riuscire a collaborare con tutti e mi impegnai. Dopo un po’ di tempo la cosa mi riuscì completamente.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Lavori pubblici e edilizia privata. Forse perché queste attività non fanno parte del mio bagaglio formativo e della mia professionalità e quindi non ho la piena conoscenza della materia.  

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sempre i lavori pubblici ed in particolare la parte edile pubblica ma soprattutto privata (piano regolatore ecc).

Su queste attività c’è sempre molto da fare, ed occorre essere scrupolosi e conoscere bene la materia fino in fondo.

Inoltre l’enorme burocrazia rende ancora più complicato e cavilloso il nostro lavoro in tutti i campi.

 Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Direi due cose:

Il passaggio alla raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. All’inizio questo cambiamento non era stato ben accolto da gran parte della popolazione. Mi sono impegnato di persona per l’educazione e per il coinvolgimento di tutti.

Oggi devo dire che la popolazione tutta ha accettato il cambiamento di buon grado e ciò mi ha dato soddisfazione.

Poi c’è stata una serie di interventi di riqualificazione del centro sportivo. All’inizio c’era solamente lo sferisterio in cui anni fa si svolgevano immemorabili partite di pallone elastico, ma ora in disuso. Adesso abbiamo un campo di calcetto in erba vera, uno polivalente con erba sintetica (Tennis, Calcetto, Pallacanestro) E abbiamo anche aperto un campetto sabbioso dove si possono svolgere partite di Beach Volley e Beach Tennis..   

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Qui vale più di tutto il colloquio diretto, siamo così piccoli!

Non usiamo mezzi telematici, in quanto molta gente è anziana e ha difficoltà ad utilizzarli. Poi io sono sempre disponibile per tutti. 

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si, perlomeno al riguardo del mio tempo dedicato al comune. Poi, per mia indole ritengo che si possa fare di più e anche meglio. Ma credo di non dovermi rimproverare nulla, perché ho dedicato molto tempo a questa attività.

Ora non potrò più continuare perché sono alla scadenza del mio terzo mandato.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Non mi sento di dare consigli, anche perché accorgimenti che che avrei potuto applicare nella mia realtà, non necessariamente funzionerebbero in altre realtà. 

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Risorse finanziarie. Ogni anno ci chiudono i rubinetti sempre più stretti. Dobbiamo almeno mantenere il livello dei servizi, e non so se si continua in questo modo, dove queste realtà locali vadano a finire.

E poi c’è una burocrazia asfissiante, noi, nei piccoli comuni ce ne accorgiamo sempre di più.

Facciamo, anche personalmente e con nostri contributi privati (esempio utilizzando i nostri mezzi come trattori ecc) dei lavori che ci permettono di risparmiare qualche cosa dal bilancio comunale. 

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Siamo un piccolo comune, con moltissime case isolate e abitate da tante persone anziane, abbiamo anche vissuto periodi in cui abbiamo subito, nel paese, una media di un furto al giorno.

C’è già il progetto per l’installazione delle telecamere di sorveglianza ma siamo fermi per problemi di finanziamento.

Nelle nostre strade abbiamo la presenza dei carabinieri di Mombaruzzo, che ringrazio, ma hanno zone molto ampie da controllare.

 Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

No, non sono aumentati. Il paese vive di agricoltura e di edilizia, non ci sono problemi  economici. (abbiamo avuto qualche caso molto limitato).

Per i servizi sanitari siamo associati al CISA Asti Sud che fornisce un buon servizio.

 Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

C’è la Pro Loco. C’è piena collaborazione e armonia, sia nella realizzazione che nella gestione degli eventi. (C’è da dire che alcune persone sono sia nella Pro Loco, che nel gruppo in Comune).

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Della installazione delle telecamere abbiamo già accennato. Il progetto è nel cassetto ed aspetta solo il finanziamento.

Poi abbiamo un progetto di ripristino e riqualificazione di una parte delle sale del Castello che abbiamo in comodato d’uso dalla Curia. (sono due sale).

E inoltre vorremmo anche intervenire con un progetto di riqualificazione che riguarda l’edificio dell’ ex asilo.

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