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Speciale 118 Sindaci: intervista a Mario Mortara Sindaco di Refrancore

118 Sindaci: incontriamo Mario Mortara Sindaco di Refrancore.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No!

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Nella continuità. Dal 1990 ero entrato in amministrazione comunale come Consigliere, poi Assessore, poi Vicesindaco e, nella continuità, dal 2009 sono stato eletto Sindaco. 

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Come ho già risposto prima, si vede che ho percorso tutta la trafila.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Cosa fare per realizzare concretamente il miglioramento della qualità della vita dei miei concittadini assicurando maggiori servizi ma senza aumentare la pressione fiscale comunale.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Quello di essere riuscito a realizzare diversi interventi pubblici in settori importanti in favore dei miei cittadini utilizzando le scarse risorse finanziarie disponibili.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Alla ricerca di finanziamenti per la realizzazione di interventi concreti.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

La sistemazione degli Impianti Sportivi Comunali, cosa che ha consentito agli scolari di Refrancore di poter utilizzare una struttura adeguata alle loro esigenze.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Quotidianamente mi chiamano a casa, al telefono personale, o mi trovano in comune; io ci sono sempre.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si, mi ritengo soddisfatto, continuare? Ad oggi ritengo di no.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

L’ istituzione di riunioni di staff con cadenza almeno bisettimanale, con i responsabili dei servizi e con il coordinamento del Segretario Comunale per discutere e decidere le attività da svolgere.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Meno burocrazia e più risorse di personale e finanziarie.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Purtroppo la popolazione non sempre percepisce l’importanza nell’investire nella “sicurezza”. Bisogna effettuare una grande opera di sensibilizzazione perché tutti si rendano conto di quanto risulta fondamentale essere a conoscenza di questi problemi.  

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Si. Occorre investire più risorse a favore di chi ha sofferto e soffre a causa della grande crisi economica attuale.

Per quanto riguarda i servizi agli anziani e sanitari il paese è ben organizzato. Ci sono tutti i servizi di base.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Si, certo, c’è la Pro Loco, L’Associazione Sportiva ed altre associazioni. Ci si confronta e si collabora insieme nelle iniziative di ognuno a seconda delle proprie competenze.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Quello che mi è sempre stato a cuore è la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Credo che tutti i bambini e gli operatori scolastici abbiano l’assoluta necessità di frequentare locali assolutamente sicuri.

A tal proposito sono particolarmente soddisfatto perché a breve un progetto sta diventando realtà. Partirà la prima fase della messa in sicurezza del nostro edificio scolastico, alla quale ne seguirà certamente una seconda.  

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