Revoca del concorso per il personale infermieristico: Nursind scrive al Prefetto e al Direttore Asl Asti

A rischio il blocco di alcune attività sanitarie costituzionalmente garantite, la tutela della salute, della popolazione e dei dipendenti.

Questo secondo Nursind, il sindacato degli infermieri che ha scritto ai Prefetti ed ai Direttori Generali di Asl/Aso di Asti e Alessandria. Questa mattina i segretari territoriali Gabriele Montana (Nursind Asti) e Salvatore Lo Presti (Nursind Alessandria) hanno, infatti, inviato una lettera ai Direttori Generali dell’Asl Asti (Mario Nicola Francesco Alparone), Alessandria (Antonio Brambilla) e dell’Aso di Alessandria (Giacomo Centini), oltre che per conoscenza ai rispettivi Prefetti dei territori provinciali.

Oggetto della comunicazione, la revoca del concorso a tempo indeterminato per il personale infermieristico.

Dalla nota si legge come il sindacato infermieristico abbia appreso della revoca della procedura concorsuale proprio nel momento in cui le tre aziende (Asl Asti e Asl ed Aso Alessandria) sono in sofferenza di personale infermieristico, una criticità sottolineata dall’ingente cumulo di ore di straordinario e ferie residue accumulate, nonostante i vari tentativi di prestazioni aggiuntive.

“Avendo esaurito la graduatoria a gennaio 2018 – afferma Salvatore Lo Presti di Nursind – anche un solo giorno di posticipo per una nuova graduatoria comporta rischi per la popolazione”.

 “Revocando la procedura concorsuale e dati i lunghi tempi per l’espletamento di una prova selettiva si rischia l’impossibilità di programmazione delle attività ordinarie e del periodo estivo” fa eco Grabriele Montana, Nursind di Asti.

La notizia della revoca del concorso a tempo indeterminato ha scosso sia coloro che avevano già inoltrato la domanda di partecipazione per l’allungamento dei tempi, sia i dipendenti delle tre aziende che vedono sfumare la possibilità di ricevere “una boccata d’ossigeno”.

“Quest’estate – afferma Salvatore Lo Presti di Nursind – le aziende alessandrine hanno avuto problemi nell’assicurare l’attività ordinaria, infatti hanno predisposto un lungo periodo di riduzione poiché dovevano permettere la fruibilità delle ferie ai dipendenti, non solo agli infermieri. Il personale in servizio attivo fatica a stare dietro agli standard di sicurezza, ed a volte la qualità scade per la necessità di garantire le cure ad ogni persona”.

Ma non è tutto. Come dichiarato dallo stesso Salvatore Lo Presti, infatti: “Le Aziende sono riuscite a sostituire solo parzialmente il turnover, e per questo sono in debito per quanto riguarda le assunzioni di personale infermieristico. Nell’ospedale di Alessandria vi è un enorme tasso di ferie da smaltire, con dipendenti che hanno accumulato più di 50 giorni di riposo, cioè più di quelli che si acquisiscono nel corso di un anno (32 giorni)”.

Ecco quindi che Nursind ha voluto comunicare tempestivamente come qualora la procedura non venisse riattivata e conclusa positivamente e con celerità, sarà cura della stessa organizzazione sindacale provvedere alla segnalazione agli organi politici e giudiziari per interruzione di pubblico servizio, in quanto la mancata immissione di personale infermieristico nei prossimi mesi comporterebbe il blocco di alcune attività sanitarie costituzionalmente garantite, la tutela della salute, della popolazione e dei dipendenti.