Quando la bolletta cambia la vita: azzerando i costi e creando lavoro. Storia e storie di uomini e donne partiti da ‘zero

Nata dal web la start-up milionaria unica al mondo destinata a rivoluzionare sempre più i consumi e le abitudini degli italiani, producendo benessere e ricchezza e cancellando tariffe, accise e canone Rai.

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Cresce al ritmo del 300% l’anno. Ben il 900% in tre anni, dispensando energia elettrica, gas, telefonia mobile, fissa e servizi Internet di ogni genere in tutta Italia.

Si chiama ‘ZERO’ l’idea geniale che – al contrario del nome – sinora, in soli 1100 giorni (la prima attivazione, infatti, risale al Gennaio del 2015), ha prodotto invece numeri da capogiro. Cifre a dir poco impressionanti.

A cominciare dall’adesione crescente di decine di migliaia di italiani in costante aumento che la scelgono quale partner unico di fiducia consolidato per le proprie forniture primarie, le utilities domestiche e professionali: case, uffici, aziende, ospedali e PMI.

Con un volume d’affari aggregato superiore ai 25 milioni di euro, ottenuto posizionandosi sul mercato propriamente rivolto a privati e microbusiness: “Quello che ha bisogno di maggior supporto per tenere economicamente vivo il Paese”, come ripete spesso Cristiano Bilucaglia, già padre dell’EuroCredito (ideò 10 anni fa la prima moneta complementare italiana), ingegnere biomedico e informatico pluripremiato da imprenditori e consumatori per aver sempre fondato ogni proprio innovativo business sul principio di utilità condivisa.

Ma, soprattutto, primo uomo al mondo ad aver attribuito ai Social Network una funzione sociale propriamente detta: distribuire benessere, a costi ‘ZERO’. Producendo, al contempo, ricchezza.

In che modo? Azzerando le bollette – oltre 20mila, nei primi 34 mesi di attività, le bollette a costo ‘ZERO’ (www.scelgozero.it), per un totale di più di 2 milioni di euro di sconti reali erogati in fattura che hanno definitivamente cancellato tariffe, accise e canone Rai -, grazie a un’intuizione a dir poco acutissima e rivoluzionaria che ha fatto sì che – per moltissimi, in tutta Italia –  il termine ‘utenza’ faccia rima con ‘delizia’ anziché con ‘croce’.

Dal 2015 a oggi, ‘ZERO’ ha distribuito sconti reali in bolletta pari a circa 3 milioni di euro (2.042.814,27 per il gas e 945.780,98 per la luce, per la precisione), e la cifra è destinata a essere ampiamente superata entro fine 2018.

Creando anche ricaduta occupazionale, indotto, business. E, a seguire, vite cambiate, rinate, come in ogni storia dal lieto fine. Trasfigurate, con sogni realizzati, ambizioni soddisfatte e tenori prima ritenuti impensabili invece pienamente raggiunti e mantenuti.

Uomini e donne comuni – per dirla con un’espressione cara a Maria De Filippi – che hanno scelto persino di cambiare mestiere, per entrare nel vivo di una trasformazione epocale”, dichiara entusiasta Cristiano Bilucaglia, Presidente di ‘uBroker Srl’ (www.ubroker.it), casa madre di ‘ZERO’, più volte correttamente definito dai media economici ‘un visionario competente’.

Come testimonia, fra i tanti, il giovane Alessandro Hurka, 29 anni, “nato e cresciuto a Brescia, nei paesini della Franciacorta. Il mio cognome rivela invece radici estere: lo devo infatti ai bisnonni, di origine ceca, precisamente di Praga”.

Che ricorda: “Dal loro trasferimento in Italia, per curare come governanti una villa sul lago di Garda, si sono stabilizzati qui. Vengo da una famiglia di persone semplici che mi ha trasmesso i valori primari da tramandare a un figlio, educazione inclusa, consentendomi gli studi dal liceo sino all’università, alla Facoltà di Economia e Commercio. Che lasciai, per privilegiare il futuro lavorativo imprenditoriale cui ambivo”.

Ho iniziato a bazzicare il settore commerciale a 21 anni: studiavo e lavoricchiavo un po’ per dare una mano a mio padre. Si trattava, però, per la maggior parte di occasioni saltuarie, collaborazioni sporadiche e impieghi senza continuità. Temevo, dato il periodo, di rischiare il precariato a vita. A complicare il tutto, la crisi apertasi nel 2008: che, invece per me, ha fatto rima con opportunità”.

Il racconto prosegue: “La luce arriva sempre quando smetti di cercarla. In questi anni difficili ho incontrato Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani, di cui apprezzo capacità, competenza e visioni imprenditoriali. ‘ZERO’ mi ha cambiato la vita. Mi ha folgorato l’idea di poter regalare alle persone l’azzeramento delle utenze, visto che tutti le pagano, e nessuno ama farlo. Sperimentavo per la prima volta la magia di passare dall’avere un team di pochi alla gestione di reti commerciali di centinaia di persone. Oggi ne godo i frutti: mi sono trasferito sul Lago di Garda, consentendomi un certo tipo di opportunità, auto e benefici. Soprattutto uno stile di vita libero da costrizioni e luoghi. Che alla mia età, al giorno d’oggi, non è poi così scontato”. 

Ancora più significativa la storia al femminile di Sara Scimone, che ha rivoluzionato la propria vita passando dall’essere un’abile parrucchiera a una Manager di successo grazie a ‘Zero”. “Originaria della Lombardia – racconta – precisamente della provincia di Sondrio. Provengo da una normale famiglia, che mi ha però sempre incoraggiata a seguire i miei sogni. Terminata la scuola dell’obbligo, ho cercato lavoro come parrucchiera e mi sono iscritta a un’accademia serale, per poter imparare al meglio il lavoro che desideravo fare. Innamorata della bellezza – e, più che altro, della voglia di valorizzare il bello negli altri, scelsi di fare la parrucchiera e di farlo nel migliore dei modi, formandomi presso le migliori scuole del settore. Mi avvinceva il contatto umano, costante e sempre nuovo insieme, con la gente che andava e veniva dal salone”.

Per poi approfondire: “E’ così che ho sviluppato, negli anni, quella naturale attitudine alle pubbliche relazioni, al dialogo, al confronto che pulsava già, forte, in me, sin dall’adolescenza. Un’empatia crescente, tesa a farmi captare subito le esigenze di chi ho di fronte. Nel tempo, però, a tutto ciò faceva sempre più riscontro la voglia di crescere. Di fare qualche cosa di più, di mio. Ed è così che dopo aver conosciuto il progetto Zero, grazie alla telefonata e all’invito di un amico a vedere una serata, ho capito che si trattava di un’occasione unica nella quale potevo dare tutta me stessa”.

Ed ecco, presto, materializzarsi i frutti del cambiamento. Di una scelta vincente. “Da lì in poi, a pettini, forbici, piastre elettriche, phon, tinture e spazzole, via via nelle mie mani sono arrivati tablet, agenda, smartphone. Ho scelto, a poco più di 30 anni, di cambiare tutto. Di partire, per l’appunto, daccapo ma con l’ambizione di raggiungere il mio massimo potenziale. Oggi, dal parrucchiere, ci vado spesso. Non per pettinare gli altri, ma in qualità di Team Manager aziendale che necessita di coltivare al meglio la propria immagine per dare, anche in questo caso, sempre tutto il meglio di sé”.

E’ proprio il caso di dire: quando il successo parte da ‘ZERO’. A buon intenditor, poche parole. E la storia, continua!

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