“Italia e Unione Europea: verso un diritto comune?”, venerdì convegno al Polo universitario di Asti

La Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta Sezione di Asti, l’Ordine degli Avvocati di Asti, il Movimento Federalista Europeo organizzano il convegno “Italia e Unione Europea: verso un diritto comune?”.

L’appuntamento è per dopodomani, venerdì 23 novembre, alle 15, nell’Aula Magna dell’Università di Asti ASTISS – piazzale De Andrè dalle 14,30.

La sessione di studio, curata attraverso un approccio interdisciplinare, si propone di fornire al pubblico conoscenze e strumenti di diritto sovrannazionale (sia in ambito CEDU che di emanazione UE) di immediata applicazione nella prassi professionale, in più settori di attività delle professioni legali e si completa con una ricostruzione storica e giuridica del processo di integrazione europea, finalizzata a consentire un migliore inquadramento della situazione istituzionale e, quindi, dei possibili scenari futuri.

Dopo la registrazione dei partecipanti seguiranno i saluti istituzionali da parte dell’avvocato Alberto Avidano, presidente Camera Penale Vittorio Chiusano sezione di Asti e dell’avvocata Raffaella Lavagetto, consigliera Ordine degli Avvocati di Asti.

Modera Denise Laforè, avvocata del foro di Asti.

Il primo interventoo sarà a cura di Davide Arri, segretario MFE sezione di Asti con “Un governo europeo per una tutela effettiva dei diritti fondamentali”.

Seguiranno Giulia Moiso, vincitrice concorso notarile con “Il Regolamento U.E. n° 650/2012 sulle successioni internazionali”; Serena Quattrocolo, professoressa ordinaria di diritto processuale penale Università Piemonte Orientale con “Legislazione europea e processo penale”; Alberto Frascà, presidente MFE sezione di Torino con
“Il processo di integrazione europea: storia e prospettive”.

Alle 18 si aprirà la discussione con il pubblico. I lvori si concluderanno alle 18.30.

L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Asti e la partecipazione darà diritto a 3 crediti formativi.
Iscrizioni sulle piattaforme “Riconosco” e “Sigef”.