Bona, neo assessore alla Sicurezza del Comune di Asti: “Sempre dalla parte della gente”

Una sfida difficile ed impegnativa attende Marco Bona, neo assessore alla Sicurezza e alla Polizia Municipale (con delega anche alla Protezione Civile).

Classe 1993, entrato nella Lega prestissimo, è stato anche tra i consiglieri comunali più giovani mai eletti. Ora Marco Bona si trova a bissare un altro primato, essendo tra i più giovani a vestire la carica di Assessore, e non in una delega qualunque ma in un settore sensibile ed importante, quello dedicato alla sicurezza.

“Voglio ringraziare il sindaco, Maurizio Rasero, per la stima e la fiducia che mi ha sempre riservato – esordisce l’assessore – e inoltre voglio ringraziare Andrea Giaccone che ha sempre creduto in me.So di esercitare un ruolo non facile ma saprò svolgere il mio ruolo sempre dalla parte della gente e sempre a servizio della comunità”.

Un ruolo, quello dedicato alla sicurezza, che vede Bona subito alle prese con dossier molto caldi, come quello di via Guerra, il campo nomadi dove si dovrà trovare una soluzione dopo che i residenti non hanno regolarizzato le proprie posizioni in seguito all’approvazione del nuovo regolamento comunale.

“Sulla questione stiamo lavorando intensamente – afferma – il nostro obiettivo, in comune accordo con tutta l’Amministrazione e con il vicesindaco Coppo è quello di chiudere per sempre il campo nomadi. Su questa vicenda stiamo valutando diverse situazioni: quello che mi sento di escludere in maniera categorica è l’utilizzzo di alloggi popolari. Questo per due motivi: il primo è il rispetto della legalità nel rispetto di chi è già in graduatoria, il secondo è che bisogna tenere a mente che siamo di fronte a famiglie numerose, difficilmente collocabili in alloggi di edilizia sociale”.

Altro fronte aperto è quello dedicato alla sicurezza dei cittadini: “Grazie al decreto Salvini arriveranno in città dieci poliziotti in più: oltre a questo, nelle prossime settimane terminerà il concorso per nuovi agenti della polizia municipale che dal prossimo anno saranno a disposizione per il pattugliamento di città e frazioni”.

Ma il progetto che sta a cuore a Marco Bona è quello dell’utilizzo di personale delle associazioni d’Arma nel controllo del territorio: “E’ un progetto su sui stiamo lavorando da mesi e che arriverà a compimento a breve: non si tratta di ronde o di compiti di sicurezza affidati ad altri soggetti che non siano le forze dell’ordine, ma di un piano strategico e coordinato per controllare al meglio la nostra città e avvertire, in caso di necesssità, in maniera celere la forza pubblica”.