Asti, dall’Orecchio di Venere “Una Piega Sospesa” e due borse lavoro a sostegno del futuro delle donne vittime di violenza

Il Centro Antiviolenza provinciale “L’Orecchio di Venere” sta portando avanti il proprio progetto di cittadinanza attiva contro la violenza domestica, consolidando l’iniziativa “Se la tua vita prende una brutta piega, chiedi aiuto” attivata con il coinvolgimento dei parrucchieri di Asti e provincia. L’iniziativa, che era stata presentata lo scorso 9 gennaio, ha visto l’adesione di tantissimi parrucchieri di Asti e provincia: sono stati affissi sulle vetrine di 250 esercenti gli adesivi con lo slogan e con il numero di riferimento, il 1522, per chiedere aiuto.

“I parrucchieri sono diventati vere sentinelle sul territorio – ha spiegato Elisa Chechile, nel corso dell’incontro di presentazione delle nuove iniziative ospitato dalla sede della Croce Rossa ad Asti nel pomeriggio di oggi, giovedì 22 novembre. – perché è nell’ambiente della quotidianità che si raccolgono segnali di situazioni difficili e gli operatori del benessere, parrucchieri ed estetisti, debitamente formati in collaborazione con CNA, con la giusta sensibilità, possono arrivare a dare la brochure del centro antiviolenza per far capire che c’è una possibilità concreta di sostegno anche in casi che sembrano senza via d’uscita.

Questa iniziativa, ideata dall’Orecchio di Venere, – continua Chechile – ha avuto talmente successo, che la Regione Piemonte l’ha fatta sua. Adesso noi andiamo avanti con questa e ne finanziamo un’altra, donando “Una piega sospesa“. In 50 parrucchieri dislocati tra Asti, Canelli, Nizza, Villanova ed altri Comuni della Provincia di Asti, doneremo un buono da 20 euro per regalare una piega a chi è in difficoltà. La scelta starà ai parrucchieri stessi, che dovranno avere la giusta sensibilità per capire quali sono i casi in cui intervenire con questo piccolo gesto. Perché la violenza non è solo fisica, è anche psicologica e pure economica, con conseguenze che non sono da sottovalutare.”

Nei negozi, oltre alla piega sospesa, si troverà anche una cassetta per le donazioni per raccogliere fondi affinché l’iniziativa possa continuare, con il supporto di tutti, perché la violenza la possiamo combattere solo tutti insieme. L’iniziativa prenderà il via la prossima settimana.

Ma l’impegno dell’Orecchio di Venere, che ricordiamo essere un Centro Antiviolenza finanziato dalla Regione Piemonte, specializzato con professionisti che offrono servizi di accoglienza, supporto e ascolto che per le utenti sono del tutto gratuiti, non finisce qui.

A breve, partiranno due borse lavoro per due tirocini presso il Maglificio Bliz di Asti, dove saranno inserite due donne che sono passate attraverso il sostegno, accessibile e assolutamente riservato, dell’Orecchio di Venere. Si tratterà di un tirocinio lavorativo di tre mesi per apprendere l’attività del maglificio che darà l’opportunità alle donne di imparare un mestiere, di avere libertà economica, dignità e una prospettiva per il futuro.

Per il Maglificio, gestito per una vita intera dai coniugi Maria Santalucia e Franco Gligora, questa iniziativa rappresenterà la continuità di una tradizione, il recupero di un patrimonio artigianale molto importante, che racchiude in sé la loro storia personale. Importante anche l’aver scelto un negozio del centro storico, per dare un segnale di positività in una zona di Asti dove le piccole attività stanno morendo.

Sarà una sperimentazione molto importante sotto tanti aspetti, con l’obiettivo, al termine dei tre mesi, di poter permettere alle due donne se sono in grado di poter rilevare l’attività, anche attraverso sostegno con il microcredito.