Lettere al direttore

Angela Quaglia sul dibattito Asp: “Asti contro tutti, si va verso l’isolamento della città”

Dopo le reazioni della capogruppo PD Angela Motta  (QUI) e del Movimento 5 Stelle (QUI) non tarda ad arrivare anche la critica della consigliera di minoranza Angela Quaglia a seguito del Consiglio Comunale dedicato all’Asp. Riportiamo di seguito la lettera arrivata in redazione.

Profonda delusione per il dibattito svoltosi lunedì in Consiglio Comunale relativo all’ASP e a Gaia.
A fronte di interventi documentati e appassionati (come quello del presidente di Gaia, ingegner Visconti) non è emerso nulla di nuovo, e di chiaro, nelle intenzioni del Comune.

L’unico vero risultato, per ora, è l’isolamento della città . Un po’ come è successo con il Palio che, anziché diventare momento “corale” di Asti e Provincia, ha di fatto creato una netta divisione tra la città e il suo territorio.
La relazione del consulente del Sindaco, prof. Falduto, ha avuto il solo risultato di mettere Asti contro tutti: contro i soci di ASP, contro i consulenti, i revisori, le passate Amministrazioni comunali, quasi che gli atti adottati in precedenza avessero fatto l’esatto contrario di quanto era giusto e legittimo fare.

Anche nei confronti di Gaia le osservazioni del consulente (che sono state puntualmente corrette dal Presidente Visconti) hanno dipinto un quadro preoccupante; come se non fossero state tenute nella giusta considerazione le esigenze astigiane, dimenticando (volutamente?) la causa Daneco e la necessità di disporre di un ampliamento della discarica di Cerro per non doversi ritrovare in emergenza rifiuti.
Così come è stato dimenticato il problema dell’ammodernamento degli impianti che, con l’investimento messo in atto dal socio privato (a seguito della gara pubblica) saranno invece all’avanguardia nel trattamento dei rifiuti.
Difficoltà e imbarazzo nella maggioranza e conclusione del Sindaco che promette un “confronto costante con i soci”e annuncia “novità”.

Da parte mia ho sostenuto che alzare muri non serve a nessuno, che occorre avere idee chiare sul ruolo dell’Azienda di cui siamo soci al 55% ( ASP) decidendo quale sarà il suo futuro.
Ci vuole chiarezza e trasparenza nelle scelte su teleriscaldamento e illuminazione pubblica; occorre annullare la delibera che ha stabilito l’uscita di ASP da SIAM (per la gestione delle acque) e occorre pensare ad un modello gestionale ( governance) efficace e rispettoso dei ruoli.
Ho ricordato come alcune opere (il tempio crematorio, ad esempio) siano state realizzate da ASP su richiesta del Comune, così come, negli anni precedenti, il parcheggio di via Natta e il Movicentro).
Opere che il Comune non avrebbe potuto realizzare per mancanza di disponibilità e che sono state invece possibili con un accordo tra i soci

Circa il futuro, però, al di là delle intenzioni, nulla è dato sapere.
Prossimamente si discuterà il Bilancio di previsione del Comune e si avrà modo di approfondire, ad esempio, la questione (più volte annunciata) della modifica della raccolta rifiuti.

Il passaggio dal sistema “porta a porta” alla creazione di “isole ecologiche di vicinato” crea, a mio avviso, molti rischi di abbandono di rifiuti oltre a prevedere un investimento, da parte di ASP, di circa 3milioni e mezzo , sul quale, forse, è meglio soprassedere.

Molto più importante è, dal mio punto di vista, potenziare l’illuminazione di piazza Alfieri e delle altre zone cittadine “oscurate” dai led, sia per garantire più sicurezza che per maggiore decoro urbano. E non conta gran che se la scelta risale alla vecchia Amministrazione.

Oggi ( da 17 mesi) è in carica la Giunta Rasero e deve prendersi le proprie responsabilità.