Lettere al direttore

“Un collegamento dal sud astigiano all’ovest va sostenuto da tutte le istituzioni del territorio”

Riceviamo e pubblichiamo

“Mentre la stretta antismog è pronta a scattare in tutta la pianura padana, anche il Comune di Asti si sta adeguando per preparare interventi di stop ai diesel fino all’Euro 3 e altre misure da adottarsi in casi di emergenza inquinamento, cercando di scongiurare il triste e preoccupante dato del dossier annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico. Quest’ultimo, con 98 giorni di superamento registrati nel 2017, più del doppio consentito, ci ha collocati al sesto peggior dato in Italia.

Allo studio soluzioni per limitare gli accessi, nonché la ricerca delle aree del centro urbano da inserire nella chiusura del traffico e quelle invece percorribili. Quello che è certo, è che si dovranno valutare le esigenze di tutti e per questo le soluzioni da adottare, oltre ad essere impopolari, non saranno né semplici né immediate.

Occorre tener conto delle esigenze di mobilità dei cittadini residenti in città e di quelli che arrivano da fuori, considerando che sono pochi coloro che possono permettersi di cambiare l’automobile seppur molto vecchie.
Il trasporto pubblico alternativo all’automobile, oltre a pesare sui bilanci delle famiglie, non sempre è conciliabile alle esigenze dei cittadini a causa anche della capillarità e dell’estensione del territorio, con il rischio di incidere sui livelli occupazionali e sui servizi di cui i cittadini hanno bisogno nella loro quotidianità.

Asti e i suoi amministratori, nell’ambito delle loro competenze, avrebbero l’opportunità di risolvere in modo definitivo il problema dell’inquinamento da polveri sottili adottando provvedimenti efficaci e non emergenziali. Si dovrebbe tornare a rimettere in discussione l’importanza strategica del completamento dell’autostrada Asti Cuneo e l’importanza delle opere complementari come la tangenziale ovest eterna incompiuta ormai da decine di anni ma ancora proponibile seppur con costi aumentati in modo esponenziale.

Un collegamento veloce dal sud dell’astigiano e dalla Asti-Cuneo con la zona Ovest della nostra città è stato sollecitato dal Sindaco di Asti nei mesi scorsi va oggi sostenuto da tutte le istituzioni del territorio senza contrapposizioni politiche o ideologiche di parte, in quanto la realizzazione di quest’opera, oltre a creare un allacciamento rapido con l’autostrada A21 e tutte le altre autostrade d’Italia, con un conseguente dimezzamento dei tempi anche per raggiungere l’ospedale, dirotterebbe tantissimo traffico dal concentrico all’esterno alleggerendo le arterie e le zone più critiche e congestionate di Asti, con un notevole miglioramento della qualità dell’aria e della vita dei nostri concittadini.”

 

Enrico Alessandro Cavallero – Costigliole