Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: Intervista ad Andrea Laiolo, Sindaco di Vinchio

118 Sindaci: incontriamo Andrea Laiolo, Sindaco di Vinchio.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Direi di no. Non era proprio nei miei pensieri.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Ero, già fin da giovane, membro della Pro Loco, giusto per dare il mio contributo al mio paese. Nel 1995 Giordano, capolista  candidato a sindaco mi chiese di entrare in lista con lui, e fui eletto.

Nel 2004 il sindaco Giordano non poteva più candidarsi. Ci riunimmo noi del gruppo e coinvolgemmo il paese chiedendo le  le opinioni dei concittadini. Fui scelto io, che accettai.   

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Ero già stato segretario della locale Pro Loco, e poi nove anni come consigliere e assessore sotto il mandato di Renzo Giordano.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Sicuramente l’orgoglio di avere preso tantissimi consensi (circa il 90%) e con me ne fu orgogliosa tutta la mia lista. Dall’altro lato anche un po’ di timore nel rendersi conto delle responsabilità che mi stavo assumendo.   

 Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Certamente i gravi dissesti idrogeologici che hanno colpito il nostro territorio alla fine del 2008 e l’inizio del 2009, con nuovi gravi dissesti in aprile. Avevamo avuto frane, interruzioni di strade, case con intere famiglie isolate.

Siamo intervenuti senza perdere tempo, tutto il paese è stato coinvolto con un’ attiva partecipazione solidale e volontaria; Ci siamo trovati isolati da un momento all’altro, neanche più le strade di collegamento con i comuni confinanti erano percorribili, avevamo dovuto evacuare due case diventate inagibili ed organizzare l’accoglienza delle persone evacuate. Poi, per certi interventi di notevole rilevanza abbiamo dovuto attendere dei finanziamenti pubblici.

Tutto il lavoro di ripristino e messa in sicurezza si è concluso nel 2014.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Il settore che mi impegna di più è la gestione del territorio. Abbiamo tante strade comunali, le principali asfaltate, ma anche quelle sterrate di accesso ai fondi coltivati, che sono strategiche perché Vinchio è un paese essenzialmente agricolo.

Monitorare la situazione è estremamente importante.

Sto dietro ad ogni intervento di manutenzione e mi preoccupo di andare a monitorare di persona quello che accade quando avvengono eventi metereologici di forte intensità.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Dal 2005 organizziamo un Centro Estivo per ragazzi del paese, che è molto frequentato e vengono pure dai comuni limitrofi.

Da quella data, tutti gli anni lo ripetiamo e trovo questa una bella iniziativa affinché per il periodo estivo i ragazzi/bambini del paese possano trovarsi insieme e creare legami fra di loro.

Purtroppo questi legami non ci sono in periodo scolastico perché non abbiamo più le nostre scuole e quindi i ragazzi frequentano plessi scolastici diversi nei paesi vicini. Creare questi legami fra quelli che rappresentano il futuro del nostro paese, lo ritengo una forma di investimento.

La seconda cosa che mi riempie di orgoglio è l’adozione da parte del paese di Vinchio di un Sistema di Gestione Ambientale che ci ha portato alla registrazione EMAS ai sensi di uno specifico regolamento europeo (e siamo l’unico paese in provincia di Asti ad averlo ottenuto).

Ci impegniamo tutti, amministrazione e cittadini per poterlo conservare e migliorare.

Siamo partiti con questo progetto nel 2006. Ogni anno abbiamo verifiche da parte di ispettori di un Ente di certificazione e solo se rispettiamo le norme di riferimento e gli impegni di miglioramento, ogni tre anni ci viene rinnovata.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Essendo Vinchio un paese piccolo, quello che vale di più è il contatto diretto, e con tutti. Il mio cellulare è pubblico. E’ in bacheca e sul sito internet del comune. Io rispondo a tutti. Sono spesso in comune e incontro tutti quelli che desiderano parlare con me.

Abbiamo installato un “alert system” tramite telefoni, cellulari e fissi. E’ partito per le chiamate urgenti nei casi di calamità, ma poi si è esteso anche ad altri tipi di comunicazione.

Poi ci sono le affissioni, ed il sito internet tenuto aggiornato.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Dovrebbero dirmelo i miei concittadini, ma da parte mia direi di si. Soddisfatto perché ho anche un gran bel gruppo di collaboratori, sia a livello di amministrazione comunale sia a livello dipendenti del comune. E sono soddisfatto di come tutti noi collaboriamo insieme per rispondere alle istanze della popolazione. 

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Visto che le cose da fare sono sempre tante, bisogna cercare di dare priorità a quelle che si ritengono  le più importanti. E ai progetti che vengono avviati bisogna dedicare il tempo necessario per chiuderli nel modo migliore possibile.

In poche parole dedicare personalmente molto tempo all’attività di sindaco.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Meno burocrazia e meno incombenze che arrivano dagli Enti Superiori. Noi comuni “piccoli” abbiamo bisogno di regole più semplificate rispetto a quelli “grandi”. Non possiamo seguire le stesse procedure previste per i grandi centri abitati. Ad esempio, non ha alcun senso compilare un malloppo di 120 pagine (DUP) per scrivere un programma di progetti per il triennio a venire, quando ancora non si è chiuso il bilancio comunale dell’anno precedente.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Il problema è abbastanza sentito anche a causa della comunicazione che arriva dall’esterno, ma anche da noi ci sono stati furti nelle case.

Abbiamo, insieme con i “nostri” carabinieri (noi dipendiamo dalla stazione di Mombercelli) organizzato diversi incontri con la popolazione e con una particolare attenzione a quella anziana che potenzialmente è quella che rischia di più eventuali raggiri o visite sgradite.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

La popolazione è sempre più anziana, abbiamo meno famiglie giovani, cerchiamo di fare fronte alle necessità. Intanto il comune gestisce un servizio di trasporto gratuito per chi ne ha necessità per raggiungere l’ambulatorio medico tramite una convenzione con la Croce Verde di Mombercelli che si occupa anche di dare assistenza e servizio per chi deve andare a visite fuori paese o raggiungere l’ospedale.

D’estate, proprio in questo periodo, l’ASP sospende per ferie il servizio giornaliero di autobus. 

Come comune abbiamo organizzato un servizio gratuito con autobus ogni venerdì mattina per raggiungere il mercato di Nizza.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

La Pro loco, il Comitato Per Noche (che è una specie di pro loco per la nostra frazione più importante) il circolo ACLI, e l’Associazione Culturale Davide Laiolo, che si occupa di iniziative culturali.

Con tutte le associazioni il comune lavora molto bene. In generale, quando abbiamo le nostre manifestazioni tutte le associazioni collaborano per la buona riuscita delle stesse.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Spero, prima di concludere il mandato, di chiudere i lavori di abbellimento della piazza San Marco e del Belvedere.

Abbiamo iniziato i lavori nel 2015, molto è già stato fatto grazie ad un contributo regionale ottenuto nell’ambito delle iniziative di valorizzazione sito UNESCO “Paesaggi vitivinicolo del Piemonte Langhe-Roero e Monferrato”.

Adesso abbiamo in corso il lavoro del Belvedere. A lavori finiti sara il “Belvedere” della zona del Barbera.

Nel frattempo anche la chiesa è stata già rimessa a nuovo, con il contributo di privati cittadini, enti e privati. 

Spero di concludere il tutto per la fine del mio mandato.

 

 *************************************

Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

Il Progetto 118 Sindaci gode del Patrocinio della Provincia di Asti

e della Prefettura di Asti