Regione Piemonte, attivo il nuovo voucher scuola 2018-2019

È stata ricevuta questa mattina, al termine della seduta ordinaria dell’Aula, dal presidente Nino Boeti, dal presidente della sesta Commissione Daniele Valle e dall’assessora regionale all’Istruzione Gianna Pentenero.

Sono oltre 38.400 le domande per il voucher scuola relativo all’anno scolastico 2018-2019 arrivate agli uffici dell’assessorato regionale all’Istruzione. Di queste, 2.467 riguardano il voucher iscrizione e frequenza, 25.953, invece, il voucher per l’acquisto di libri di testo, materiale didattico, dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e trasporti.

“Le domande complessivamente finanziate sono 16.800 delle quali 14.346 riguardano libri di testo e trasporti” ha spiegato Pentenero.

Il voucher permette alle famiglie di acquistare direttamente beni e servizi e pagare le rette di iscrizione, senza dover conservare gli scontrini e attendere i rimborsi a distanza di molto tempo, come avveniva in passato.

“La fiducia che si è generata intorno a questo strumento ha determinato una fortissimo incremento delle domande, in particolare di quelle relative al voucher libri di testo. Se infatti le domande per il voucher iscrizione e frequenza sono rimaste pressoché costanti negli ultimi tre anni, quelle per i libri di testo e i trasporti sono aumentate dal 2016 ad oggi dell’83%” ha aggiunto l’assessora.

A parità di risorse regionali stanziate (circa 11 milioni all’anno), questo ha determinato un incremento della forbice tra le domande ammesse, perché in possesso dei requisiti, e quelle effettivamente finanziate.

Per questo sono allo studio dell’assessorato all’Istruzione una serie di ipotesi di revisione del sistema con l’obiettivo di allargare la platea dei beneficiari. Tra queste: una lieve riduzione dell’importo del voucher per la scuola primaria, dove le spese sono generalmente più basse, e l’integrazione tra risorse statali e regionali finalizzate all’acquisto dei libri di testo, che consentirebbe alle famiglie con Isee fino a 10.632 euro, i cui figli frequentano la scuola secondaria, dove le spese sono più elevate, di ottenere un unico voucher (al posto di quello regionale e del contributo statale libri di testo), dal valore superiore a quello attuale

L’ansia dei lavoratori di Comital e Lamalù

Da oltre 4 mesi circa centrotrenta lavoratori non percepiscono alcun tipo di reddito: nessun stipendio e nemmeno nessun ammortizzatore sociale: è questa la situazione di Comital e Lamalù, le due aziende di Volpiano (To), produttrici di laminati in alluminio, dichiarate fallite a giugno.

Lavoratori e rappresentanti sindacali lo hanno fatto presente in Consiglio regionale nel corso dell’incontro avuto con il presidente Nino Boeti, il consigliere segretario Giorgio Bertola, il presidente della terza Commissione Raffaele Gallo e l’assessora regionale al Lavoro Gianna Pentenero. All’incontro erano presenti numerosi consigliere e consiglieri.

Il sindacato metalmeccanico di Cgil ha fatto notare come sia iniziato lo svuotamento delle vasche che contengono il combustibile utilizzato per il funzionamento dei laminatori: tutto nasce dalla difficoltà del fallimento a rapportarsi con la proprietà degli impianti, distinta da Lamalù e Comital, ma riconducibile agli stessi soggetti.

Per Fiom Cgil Torino quanto sta avvenendo, oltre a pregiudicare un’eventuale ripartenza degli impianti, complica il nuovo bando che i curatori avevano preannunciato.

Le due aziende, in attesa di incontrare il vicepremier e ministro al Lavoro Luigi Di Maio il prossimo 29 ottobre, attendono il nuovo bando che i curatori fallimentari hanno annunciato per trovare un investitore che rilevi le fabbriche.