Guarene, L’Annunziata racconta: inaugurato l’allestimento

È stato inaugurato nella mattinata di oggi, giovedì 11 ottobre, a Guarene, presso la Chiesa della Santissima Annunziata, l’allestimento dell’esposizione permanente intitolato “L’Annunziata racconta”, ulteriore elemento del progetto che, negli anni, ultimato il restauro del gioiello barocco del Roero, vede la chiesa protagonista di un importante progetto di valorizzazione.

Entra così nell’ultima annualità il percorso triennale (intitolato: “L’Annunziata di Guarene: storia di confratelli e committenze de ‘I Roero’”) sostenuto dal bando Giacimenti Culturali di Fondazione CRC, frutto del lavoro portato avanti dall’associazione Colline & Culture in partnership con la Fondazione per il Museo Diocesano di Alba (quale ente per la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Alba) e il Comune di Guarene (quale attuale gestore dell’edificio). La valorizzazione dell’Annunziata è stata il volano e il motore di ispirazione per costruire una rete ampia che copre oggi tutto il Roero, mettendo insieme chiese, confraternite, castelli e belvedere, attraverso i progetti di “Roero Coast to Coast” e “Uno sguardo sul Roero”, mirati a una più efficace promozione del territorio della Sinistra Tanaro.

La presentazione, alla presenza di un folto pubblico di Guarenesi e dei bambini delle Scuole Elementari locali, si è aperta con il saluto del vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti e di don Gianni Pavese, vicario episopale per l’amministrazione ed economo diocesano, cui hanno fatto seguito quelli di Sabatino Tripaldi, consigliere comunale, in rappresentanza dell’Amministrazione di Guarene, e di Pier Giorgio Reggio, nel CdA della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Quindi, a raccontare nel dettaglio gli ultimi sviluppi, la storica dell’arte Enrica Asselle, per l’associazione Colline & Culture, e Silvia Gallarato, direttore del Museo Diocesano e dell’Ufficio Beni Cultuali ed Edilizia di Culto, che hanno ripercorso i traguardi delle diverse annualità, arrivando agli ultimi tasselli del mosaico di iniziative che riguardano la Chiesa della Santissima Annunziata.

Nell’ideale percorso che si snoda lungo la chiesa, si comincia con l’allestimento permamente, un racconto filmico e testuale che accoglie i visitatori dell’Annunziata: al centro del progetto è la narrazione del territorio, intrecciando i racconti degli attori di ieri e di oggi che hanno contribuito a rendere la chiesa un bene prezioso per il territorio, un luogo di riferimento per la comunità, insieme a coloro che continuano a proteggerla e la vogliono rendere un “giacimento culturale attivo” per il futuro.

Quindi, esposti nella sacrestia, il seicentesco stendardo processionale e i settecenteschi paramenti sacri, restaurati da Elena Ghio e Tiziana Assogna, con la consulenza di Gianluca Bovensi, e riportati all’antico splendore grazie al fundraising presso la comunità e a donatori privati, oltre che in virtù del contributo delle fondazioni bancarie CRT e Compagnia di San Paolo. Nello stesso spazio, anche l’opera di arte partecipata realizzata con l’artista/performer Veronique Pozzi Painè. Attiva tra Milano e Berlino con mostre personali e collettive, l’artista è impegnata in molteplici progetti di Arte Partecipata, perseguendo l’obiettivo di “fare arte” coinvolgendo attivamente le persone nel processo creativo. È quanto si è svolto a Guarene dove anziani, ospiti della casa di riposo, popolazione, bambini dell’Estate ragazzi e delle Scuole Elementari, guidati dall’artista, si sono espressi nel reinterpretare la tradizione del ricamo per dare vita a un grande opera in stoffa, decorata con gli attributi iconografici di Santa Elisabetta, cara alla Compagnia delle Umiliate. L’installazione, non ancora conclusa, è una vera e propria “opera aperta” che, nel tempo, si arricchirà di nuovi elementi.

Infine, nel corso della mattinata è stata presentata la prima pubblicazione dedicata alla Chiesa, ovvero la Guida della Santissima Annunziata (Sagep editore): uno strumento scientifico di carattere divulgativo corredato da un ricco apparato fotografico a disposizione di turisti e visitatori, secondo volume dei “Quaderni del Museo”, nati per raccontare il territorio.

La chiesa, grazie alla preziosa opera prestata dal gruppo dei Volontari per l’Arte, sarà visitabile tutti i sabati (dalle 15 alle 18) e le domeniche (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18) fino al prossimo 11 novembre.