Asti, le buone pratiche per difendersi dall’alluvione scendono in piazza

Cosa fare prima, durante e dopo l’alluvione? Sabato 13 ottobre, in piazza San Secondo, dalle 9.30 alle 18.30, gli Alpini dell’ANA di Asti saranno in campo per sensibilizzare la popolazione sui comportamenti da tenere per evitare i pericoli legati al timore delle esondazioni.

In piazza i volontari comunicatori, formati ad hoc per questa attività, saranno a disposizione nella “tenda alluvione”, per spiegare agli astigiani come comportarsi in casa o fuori casa, distribuendo materiale informativo e gadget per i più piccoli.

L’evento è stato presentato in Comune, ad Asti, alla presenza del Sindaco Maurizio Rasero, dell’Assessora Stefania Morra, del Coordinatore della Protezione Civile ANA Fernando Del Raso, accompagnato da Ferdinando Beltramo.

Quest’anno portiamo ad Asti la campagna Io non rischio alluvione – ha spiegato Del Raso – ma il prossimo anno vorremmo aderire anche alle campagne su terremoto e maremoto, perchè gli astigiani si muovono ed è giusto che siano informati su come affrontare situazioni critiche lontani dalla nostra città”.

Per valorizzare al meglio la giornata, sono state invitate anche le Forze dell’Ordine che fanno capo al 112, Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani e Vigili del Fuoco, oltre al Coordinamento Territoriale della Protezione Civile: ciascuna illustrerà le proprie attività, come, tra le altre, la ricerca delle persone scomparse con l’Unità cinofila Sirio, che farà attività pratiche con i bambini durante il pomeriggio.

“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.