Ad Astiss una serata dedicata al “primo anello della catena della sopravvivenza”

Aula Magna al completo per l’appuntamento organizzato dalla Città di Asti e dall’Associazione FormInLife per insegnare le buone prassi della sicurezza dei bambini

Venerdì scorso, sera l’Aula Magna dell’Università di Asti ha ospitato “il primo anello della catena della sopravvivenza”, i cittadini, padri e madri, nonni e insegnanti, che ogni giorno si relazionano con i bambini. Quest’ultimi, soprattutto sotto i 5 anni, sono vivaci, imprevedibili, ma i pericoli ai quali si espongono sono invece intuibili: se si conoscono, si evitano o, nella peggiore delle ipotesi, li si affronta con consapevolezza. Ed è proprio la consapevolezza che il presidente dell’Associazione FormInLife, Marco Pappalardo, infermiere del 118 specializzato in emergenza, ha più volte chiamato in causa per spiegare l’importanza di prevenire tutte le situazioni che potrebbero causare danni irreversibili ai più piccoli o la loro morte.

A casa, a scuola, all’oratorio, durate le lezioni sportive, in auto: i pericoli ci sono e l’approccio più sbagliato è pensare che le tragedie capitino solo agli altri.
Durante la serata ad Astiss, aperta dal saluto del sindaco di Asti Maurizio Rasero che ha spiegato quanto l’amministrazione comunale ha fatto e sta facendo per formare sul primo soccorso il personale delle scuole primarie e degli asili nido, “dove ci sono i nostri bambini, le persone più importanti per noi”, è stato un altro membro del team di FormInLife, Ilaria Varese, medico anestesista rianimatore, a mettere a fuoco la realtà con qualche numero inequivocabile: secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Unicef, “ogni anno 830.000 bambini muoiono per incidenti, in media un bambino e mezzo al minuto”. Tra questi 260.000 bambini perdono la vita in incidenti stradali; 175.000 annegati in corsi d’acqua, in piscina, al mare o in casa; 96.000 muoiono per ustioni (senza contare quelli che restano disabili, sfigurati, etc.); 47.000 bimbi perdono la vita a seguito di cadute accidentali (tantissimi restano disabili) e 45.000 non sopravvivono ad avvelenamenti provocati da farmaci, antiinfiammatori, detersivi o altri prodotti di uso comune. Una strage degli innocenti che, almeno in parte, potrebbe essere evitata se gli adulti attivassero le buone prassi per tenerli al sicuro.

Gli specialisti di FormInLife hanno spiegato quali pericoli si nascondono dietro a un boccone che ostruisce le vie aeree superiori e per fare questo hanno proiettato una toccante testimonianza dei genitori della piccola Emma, oggi 6 anni, ma che 2 anni fa ha rischiato di morire soffocata da una caramella. Il padre della bimba, però, aveva frequentato il corso di disostruzione pediatrica proprio con FormInLife e con un paio di manovre è riuscito a salvarla.

Ma anche in auto i rischi ci sono se si considera che 6 bambini su 10 non vengono correttamente allacciati al seggiolino obbligatorio per legge. Anche in questo caso un video ha mostrato in maniera inequivocabile le conseguenze di un tamponamento, anche viaggiando a velocità ridotta: ferite per gli adulti, morte per il bambino non allacciato come da manuale.

E’ toccato a Michela Cavallotto, infermiera del pronto soccorso di Asti specializzata in emergenza e membro di FormInLife, spiegare come far dormire i lattanti in sicurezza eliminando tutte le concause che potrebbero agevolare, ma ancora non si sa in che percentuale, i casi di SIDS (morte improvvisa nel lattante).
Altrettanto importante è stato il messaggio della prevenzione che deve partire sempre dai più piccoli, anche dai bimbi di 3 anni ai quali si può insegnare il senso del pericolo, ma anche a fare una telefonata al numero di emergenza “uno” “uno” “due”, e non 112 perché i bimbi della materna ricordano più facilmente i numeri semplici.
Ma una volta inoltrata la chiamata al numero d’emergenza cosa succede? Come gestirla? Anche in questo caso i formatori hanno spiegato nel dettaglio cosa viene chiesto dall’operatore e come agevolare la tempestività dei soccorsi che, purtroppo, hanno sempre un tempo fisiologico per arrivare sul posto e che sovente è superiore al tempo che necessita una persona in arresto cardiaco per non avere danni permanenti o peggio.
Ecco perché la riuscita di un soccorso “dipende dal buon funzionamento di tutta la catena della sopravvivenza di cui la popolazione è il primo anello”.
Un anello che, nell’Astigiano, conta già 10.000 persone formate, negli ultimi 3 anni, dall’Associazione guidata da Pappalardo e di cui fanno parte, con varie specializzazioni e ruoli, anche Giuseppe Mauriello, Luisa Fornari, Federico Vola, Loredana Ivoli, Gabriele Montana, Roberto Rosania, Sandra Brizzi, Carmela Di Rende, Giulia Gallese, Simone Pizzorno e Simona Soldi.

Per maggiori informazioni sull’attività di FormInLife è possibile contattare l’associazione all’indirizzo mail info@forminlife.it o chiamare il numero 349-1947409 (Marco Pappalardo). FormInLife è anche su internet all’indirizzo https://forminlife.it o sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/forminlife/ dov’è disponibile il video integrale della serata ad Astiss.