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Speciale 118 Sindaci: Intervista a Guido Cavalla, Sindaco di Villafranca d’Asti

118 Sindaci: incontriamo Guido Cavalla, Sindaco di Villafranca d’Asti.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Assolutamente no, non ci ho mai pensato. Come tutti i bambini sognavo su cosa avrei voluto fare da grande ma questa eventualità era assolutamente al di fuori dei miei pensieri.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

E’ stata una evoluzione quasi naturale. Ero già da ben 10 anni Vicesindaco dell’allora Sindaco Avvocato Massimo Padovani e, quando il mio predecessore non si è più candidato, ci siamo riuniti come gruppo e sono stato scelto io per proseguire nelle attività che l’amministrazione in carica aveva programmato di fare.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Lavoravo nel settore privato. Nel pubblico ero già stato rappresentante della minoranza come capogruppo, e poi ero stato vicesindaco per due mandati.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Ho subito pensato alla grossa responsabilità derivante dal fatto che una così alta percentuale di concittadini avevano riposto in me la propria fiducia ed al grande impegno ed alla dedizione che avrei dovuto dare per non deluderli.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

A volte ci sono problematiche che ti creano maggior coinvolgimento di altre, come ad esempio le questioni di carattere sociale che, spesso, ti toccano anche emotivamente.
Ci sono poi state alcune situazioni riguardanti la sicurezza e la pubblica incolumità che hanno richiesto l’emissione di specifiche ordinanze. Seppur risoltesi positivamente, nella loro esecuzione ci sono stati alcuni momenti di grande apprensione e preoccupazione.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Essendo in quiescenza lavorativa, sono molto presente negli uffici comunali e vengo spesso coinvolto in prima persona in molte delle attività degli uffici.
Sicuramente molto tempo lo dedico all’avanzamento dei lavori pubblici ed alle verifiche di svolgimento delle attività di manutenzione del territorio, anche perché su questo tema la popolazione è molto sensibile e ci giungono molte sollecitazioni al riguardo.
Molto tempo inoltre viene dedicato alle problematiche di carattere sociale (case popolari, situazioni di disagio), problematiche ed argomentazioni che negli anni del mio primo mandato avevano un peso di coinvolgimento decisamente minore.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

In linea generale si prova maggiore soddisfazione quando si riesce a concludere positivamente interventi e argomentazioni che ti hanno impegnato per parecchio tempo.
Inoltre si prova grande soddisfazione quando si riesce ad ottenere finanziamenti che ti permetteranno di portare a buon fine gli interventi ed i progetti che si ritiene saranno utili ed apprezzati dai cittadini, come è successo in questi ultimi anni con i progetti che hanno interessato le scuole e gli impianti sportivi.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Abbiamo molti tipi di comunicazione con i cittadini. – mediante l’invio di SMS per problematiche urgenti che possono riguardare la viabilità, il trasporto scolastico, le emergenze o allerta meteo.
Stiamo ora passando dall’invio di SMS all’utilizzo di un nuovo sistema tramite whatsapp che ci permetterà di trasmettere informazioni più dettagliate ed anche immagini.
– Sul giornale locale “Nuova Villafranca” dove esiste una sezione dedicata alle informazioni provenienti dal Comune ed alle varie iniziative e progetti.
– Sui giornali locali quali La Stampa, La Nuova Provincia e La Gazzetta d’Asti dove spesso vengono pubblicati articoli riguardanti il nostro territorio.
– Mediante il colloquio diretto con i cittadini. Essendo sempre vissuto a Villafranca, molti mi conoscono e io conosco tantissimi cittadini, la porta del mio ufficio è sempre aperta e molto spesso sono coinvolto sui vari problemi, nelle occasioni più disparate, a volte anche per strada.
– Si sono inoltre fatti alcuni incontri pubblici con la popolazione, la qual cosa mi propongo di incrementare con incontri sistematici.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Questa risposta non spetta a me ma bensì ai cittadini. Io posso solo immaginare quello che il cittadino può pensare sul mio operato. Non sempre da fuori si conoscono e si riescono ad immaginare le difficoltà che spesso si affrontano nel realizzare cose che appaiono semplici.
A parte che per Comuni come il nostro la normativa vigente impone il limite dei due mandati amministrativi, personalmente ritengo sia giunta l’ora di lasciare spazio a persone più giovani che possano proporre e sviluppare nuove idee e nuove iniziative.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Scambio informativo, colloqui con i dipendenti, considerare ed ascoltare i cittadini. Mai considerare le proprie scelte e le proprie decisioni come la verità assoluta, le scelte e le iniziative importanti devono essere spiegate e motivate, dopo di che si può procedere con maggiore determinatezza.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Ci vorrebbero strutture meglio definite. Purtroppo oggi abbiamo poco personale e poche risorse economiche che cerchiamo di utilizzare al meglio.
Anche le nuove norme sulla collaborazione tra Comuni non sono la soluzione del problema. Molto importante è riuscire ad avere la collaborazione dei cittadini, avere un rapporto diretto ed un colloquio costruttivo.
Inoltre, è importantissima la comunicazione con i giovani cittadini, bisogna dedicare molto tempo a parlare con i ragazzi, all’educazione civica dei giovani, partendo dalla scuola per condividere insieme a loro loro i comportamenti corretti, il senso civico ed il rispetto della cosa pubblica.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Il problema è molto sentito specialmente dagli anziani. La sensazione di insicurezza è diffuso a tutti i livelli,tra i giovani ma in modo particolare tra gli anziani che si sentono più indifesi e vulnerabili.
In passato abbiamo organizzato alcuni incontri sul tema con le forze dell’ordine, organizzato interventi per sensibilizzare le persone maggiormente esposte a truffe, fornendo anche suggerimenti sui comportamenti da tenere ed alle azioni da adottare in tali situazioni.
Da tempo, nell’ambito del progetto “Sicurezza” che stiamo ancora implementando, sono state posizionate sul territorio alcune telecamere che, oltre a dare un maggiore controllo del territorio ed aumentare il senso di sicurezza, fungono anche da deterrente nei confronti dei male intenzionati.
Recentemente è inoltre stato sottoscritto il “Patto di Sicurezza” con la Prefettura che, proprio nell’ottica di ottenere un maggiore controllo del territorio, stiamo portando avanti insieme ad altri Comuni.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

La necessità di servizi e di aiuto è in continua crescita, probabilmente a causa della difficile situazione economica e della crisi di posti di lavoro, molte famiglie si trovano in grave situazione di disagio. Questo tipo di problematica è emersa drammaticamente negli ultimi anni. Un tempo le richieste di aiuto economico e gli interventi di sostegno erano fatti sporadici mentre oggi l’attività sociale svolta dal Comune a sostegno alle situazioni di difficoltà è divenuta uno degli impegni maggiori.
Purtroppo molto spesso, specie nel far fronte alle richieste di lavoro, non si è in grado di fornire risposte positive o aiuti concreti.
Per quanto concerne invece i servizi di assistenza agli anziani e agli infermi collaboriamo con il CO.GE.SA., un consorzio di Comuni creato proprio per fare fronte a questo tipo di necessità.
Come Amministrazione abbiamo inoltre una stretta cooperazione con l’A.T.C. per tutte le questioni legate alla criticità abitativa per la gestione delle case popolari.
Sempre in tema di bisogni sociali del territorio, non possiamo dimenticare i 42 richiedenti asilo oggi presenti a Villafranca che, ospiti in due diverse strutture, 30 uomini, seguiti dalla cooperativa CODEAL, sono alloggiati in una struttura sulla collina di San Grato, mentre altri 12 richiedenti asilo seguiti dalla CARITAS diocesana, principalmente donne e bambini, sono alloggiati in un condominio di Piazza Santanera.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Sì, a Villafranca esistono molte associazioni di volontariato ed alcune di queste sono molto attive ed insostituibili per la vita stessa della nostra comunità. Alcune di queste come ad esempio l’ASD Polisportiva Villafranchese e la PGS collaborano strettamente con il Comune e, a fronte di specifiche convenzioni, svolgendo le proprie attività all’interno di strutture comunali dedicano il loro impegno nell’introduzione ed all’esercizio delle pratiche sportive tra i giovani.
Ci sono poi le Associazioni che si occupano di promozione del territorio quali la Pro Loco e Vininvilla, due associazioni di volontariato insostituibili nella realizzazione di manifestazioni turistiche e culturali volte alla promozione del nostro bel territorio, dei suoi prodotti e delle sue tradizioni.
A Villafranca esistono inoltre attività di volontariato impegnate nel campo musicale, culturale ed artistico dove, Associazioni come la Banda Municipale ed in particolare l’Associazione Genitori Futuro Musica, in stretta collaborazione con il Comune e con l’Istituto Scolastico, si impegnano con risultati eccellenti e di prestigio alla diffusione della cultura musicale tra i giovani villafranchesi e non.
Non si possono poi dimenticare tutte le altre Associazioni ed i gruppi di volontariato i cui componenti sono giornalmente impegnati in servizi di importanza fondamentale per il cittadino quali la Croce Rossa, la Caritas, Legambiente, l’Oratorio Parrocchiale, l’AVIS, gli Alpini, i Nonni Civici, la Protezione Civile, il Coro, la Biblioteca Comunale, l’UTEA, l’ONAV e l’ONAS e la redazione del giornale locale Nuova Villafranca a cui va tutta la mia stima e gratitudine.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

A Villafranca manca una struttura polifunzionale di aggregazione per i giovani e per lo svolgimento delle attività sportive. Disponiamo della palestra scolastica ma le modeste dimensioni le limitano un utilizzo diffuso e polifunzionale. Villafranca necessiterebbe di una struttura tipo “Palazzetto dello sport” dove poter svolgere tutte quelle attività sportive e di aggregazione che richiedono uno spazio coperto di grandi dimensioni ma, purtroppo, conoscendo bene la situazione economica attuale e le possibilità di ottenere finanziamenti ad hoc per tali progetti, pur senza porre limiti al futuro, temo che questo sogno dovrà rimanere ancora nel cassetto per parecchio tempo.

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Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

Il Progetto 118 Sindaci gode del Patrocinio della Provincia di Asti

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