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Speciale 118 Sindaci: Intervista a Claudio Gatti, Sindaco di Castel Boglione

118 Sindaci: incontriamo Claudio Gatti, Sindaco di Castel Boglione.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, assolutamente.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

E’ stato un normale avvicendamento col mio predecessore. Ero già vicesindaco.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Ero già stato prima, consigliere comunale, poi assessore, poi vicesindaco. Avevo anche esperienza nella Pro Loco e nel volontariato.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Da subito di cercare di fare il meglio possibile per il mio paese e i miei concittadini..

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Tutti gli impegni di un sindaco sono complessi. A volte si ripresentano, ma non è detto che la soluzione migliore sia poi la stessa di casi che sembrerebbero analoghi.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Tutti gli argomenti che trattiamo in comune portano via del tempo. Posso dire che molto tempo lo dedico alla ricerca dei fondi per portare avanti le iniziative che concordiamo in giunta per il bene del paese e per le urgenze.
Poi molto tempo lo dedico a seguire la realizzazione dei progetti che siamo riusciti a finanziare.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Non solo per il sindaco, ma per tutta l’amministrazione c’è una gran soddisfazione quando si è riusciti a realizzare qualche progetto. Posso citare:
– La pavimentazione in pietra del concentrico.
– Gli interventi di ristrutturazione del Palazzo Comunale
– L’illuminazione pubblica, oggi quella del concentrico è tutta a base di lampade LED.
– Il rifacimento del viale che collega il concentrico al cimitero con annessa passeggiata riservata ai pedoni.
– L’essere riuscito a mantenere in paese sia l’asilo che la scuola elementare, e a poco a poco, anche a migliorare le condizioni degli edifici in cui hanno sede.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

In un paese di 600 abitanti tutti i metodi di comunicazione sono validi. Ci si incontra in comune, in giro e nei luoghi di aggregazione. Io sono sempre disponibile, il mio numero di cellulare lo conoscono tutti ed io rispondo al telefono anche a notte fonda.
Poi usiamo gli SMS e whatsapp in caso di necessità.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Non sono io a doverlo dire, lo devono dire i miei concittadini.
Non so ancora se andrò avanti perché ho una un’attività privata (una Azienda Agricola) da condurre che mi tiene molto impegnato.
Per fare bene ambedue le attività avrei bisogno di lavorare senza sosta per 24 ore al giorno. In inverno ho più tempo a disposizione.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Non mi sento in grado di dare consigli altri colleghi.
Su ogni cosa che si fa si deve valutare il pro e il contro e cercare di trovare la soluzione che porta meno danno (perché c’è sempre qualche cosa di non perfetto in quello che si realizza). La soluzione ottimale non esiste mai.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di meno burocrazia, che tutti gli anni aumenta. Mi stupisce molto il fatto che il personale degli uffici del comune passi più tempo a compilare statistiche che a dedicarsi ai servizi per i cittadini.
C’è il problema dei fondi, ed è sempre peggio recuperare finanziamenti. Inoltre anche quando i soldi ci sarebbero è anche complicato utilizzarli.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Come da tutte le altre parti la gente è stanca ed ha paura, anche se qui, al momento, gli episodi di piccola criminalità (furti nelle case, raggiri agli anziani) sono stati abbastanza limitati.
Abbiamo instaurato il “Controllo del Vicinato” in collaborazione con la Prefettura. Sta dando dei buoni risultati anche grazie alla presenza delle forze dell’ordine, i carabinieri di Nizza, che sono sempre sul territorio e che ringrazio particolarmente.
Abbiamo una convenzione con l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, che collabora con la nostra Protezione Civile nel controllo del territorio e nella prevenzione.
Abbiamo in progetto di installare delle telecamere sulle vie di accesso al paese.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Fortunatamente a Castel Boglione le occasioni di lavoro non mancano quindi non abbiamo casi di povertà causa condizioni economiche come purtroppo succede da molte altre parti.
Per l’assistenza sanitaria, in particolare per gli anziani, siamo consociati con il CISA che fa un ottimo lavoro.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

I volontari ci sono, ma non sono molti e spesso, amministratori comunali inclusi, vestono le diverse casacche delle diverse associazioni. Abbiamo la Pro Loco, il Gruppo Alpini, la Protezione Civile. C’è collaborazione fra tutti.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Le strade. Sia quelle comunali che quelle gestite dagli altri enti, sono per noi molto importanti, e purtroppo quasi tutte sono ancora nelle stesse condizioni di 50 anni fa, quando i mezzi che li percorrevano non erano quelli attuali.
Nel mio ultimo anno da sindaco vorrei portare tutte le strade in condizioni di viabilità ottimale.

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