Regione Piemonte, un Consiglio per crescere

“Con queste iniziative il Consiglio regionale esprime il suo impegno a trasmettere i valori di cui si fa portatore quali democrazia, rappresentanza, senso della comunità, ai giovani fra i quali ci sono anche i politici e gli amministratori di domani”. Così ha affermato il presidente del Consiglio regionale Nino Boeti, aprendo la conferenza stampa Un Consiglio per crescere, con la quale l’Assemblea legislativa piemontese ha presentato le iniziative e i bandi di concorso rivolti agli studenti e alle studentesse degli istituti piemontesi.

Comune denominatore di tutti i progetti la volontà di proporsi come offerta formativa allo scopo di favorire la crescita di una cittadinanza attiva, a partire proprio dai banchi di scuola.

“Oggi alla scuola si chiede di tutto e di più, anche in ambiti di formazione non tradizionale ed è quindi necessario che si valorizzi l’offerta del territorio con progetti come questi, che consentono ai ragazzi di frequentare una scuola di democrazia e di cittadinanza in maniera diretta e operativa”, è intervenuto Franco Francavilla, rappresentante del Miur, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, che collabora con il Consiglio per la realizzazione delle iniziative.

Sulla conoscenza dei processi decisionali e sulle tematiche che coinvolgono l’Assemblea legislativa piemontese sono in particolare incentrati Ambasciatrici e Ambasciatori, progetto di alternanza scuola-lavoro basato sul metodo di “educazione alla pari” e di “apprendimento cooperativo”, e l’istruttivo “gioco di ruolo” Ragazzi in Aula, grazie al quale gli studenti e le studentesse sono coinvolti nella elaborazione, discussione e votazione di proposte di legge.

“Promuovere sani e corretti stili di vita secondo un approccio coinvolgente e vicino ai giovani è l’obiettivo delle iniziative sostenute dagli Stati generali dello Sport e del Benessere”, ha spiegato la vicepresidente del Consiglio Angela Motta, delegata agli Stati generali. Questo messaggio dovrà essere veicolato in musica dai partecipanti al concorso Un cuore rap, organizzato in collaborazione con la Consulta regionale dei Giovani, che prevede la composizione di una canzone rap inedita con video amatoriale contenente alcune parole chiave, mentre Meme to move 40 challenge rappresenta un percorso di 40 giorni, proposto in collaborazione con Cus Torino, per disincentivare il consumo di sostanze dannose favorendo un corretto stile di vita come “medicina” primaria per tutelare la propria salute e rimanere in forma. Una preparazione di 40 giorni di sport e di corretta nutrizione permetterà agli studenti e alle studentesse partecipanti di arrivare preparati alla sfida finale, un torneo di beach volley in programma il 15 e 16 novembre.

All’approfondimento delle vicende che hanno caratterizzato la storia del Novecento e il processo di formazione dell’Unione europea sono invece rivolti rispettivamente il progetto di storia contemporanea promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione che prevede lo svolgimento di un tema di ricerca e il concorso bandito dalla Consulta regionale europea Diventiamo cittadini europei, per affrontare, sempre attraverso un elaborato, le tematiche relative all’Europa unita, alle sue criticità e alle prospettive future. Ad illustrare quest’ultimo concorso è stato il vicepresidente Francesco Graglia, delegato alla Consulta regionale europea, che ha anche ringraziato gli insegnanti per il loro prezioso compito e per la collaborazione fornita, essenziale alla buona riuscita di queste attività didattiche.

La realizzazione di un video istruttivo sul tema del gioco d’azzardo e sui pericoli ad esso connessi è quanto viene richiesto con il concorso Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro, promosso dall’Osservatorio regionale sull’usura. A sottolineare la funzione educativa dell’iniziativa, non solo per i ragazzi ma anche per i loro genitori, è stato il consigliere segretario Giorgio Bertola, delegato all’Osservatorio, che ha precisato le importanti ricadute negative del gioco d’azzardo, da un punto di vista non solo della legalità, ma anche della salute, delle relazioni famigliari, dei rischi di sovraindebitamento.

La Consulta regionale dei Giovani sostiene una proposta sperimentale dedicata all’Educazione sentimentale e all’esercizio del pensiero dialogante, un unicum a livello nazionale, come ha precisato il consigliere segretario Gabriele Molinari, delegato alla Consulta. Non si tratta di un corso di educazione sessuale, bensì di una proposta di educazione al rispetto di sé e dell’altro, allo scopo di maturare una maggiore consapevolezza nella costruzione di sane relazioni sentimentali e sociali. Una proposta che si colloca in continuità rispetto ad altre attività di tipo educativo, ad esempio contro bullismo e cyberbullismo, che il Consiglio ha già sostenuto in passato.

Le visite guidate di Palazzo Lascaris, prenotabili anche online dal sito del Consiglio, sono infine state ricordate dal consigliere segretario Walter Ottria quale ulteriore opportunità formativa per gli studenti che possono da un lato assistere durante la seduta pubblica ai lavori dell’Assemblea, avvicinandosi alle dinamiche che regolano i processi legislativi e dall’altro scoprire la storia e l’arte custodite nelle sale dell’edificio che ospita il Consiglio. Possono infine costituire un altro momento formativo anche le mostre allestite a Palazzo Lascaris: fino al 17 ottobre all’Urp è visitabile la mostra fotografica Che ci faccio io qui? I bambini nelle carceri italiane, curata dal Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano in collaborazione con la Conferenza dei Volontari della Giustizia del Piemonte e della Valle d’Aosta (Crvg), mentre in galleria Carla Spagnuolo fino al 6 ottobre sono esposti i tappeti di guerra realizzati in Afghanistan dopo l’invasione sovietica del 1979, provenienti dalla collezione torinese di Luca Brancati.

In chiusura anche Gianna Pentenero, assessora regionale all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale ha ribadito come l’integrazione dell’offerta formativa sia un’opportunità a cui oggi la scuola non può fare a meno e le iniziative presentate intendono fornire un contribuito significativo in tal senso.