Regione Piemonte: prescrizioni di visite e farmaci da parte degli specialisti del privato accreditato

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“La Regione Piemonte ha gli strumenti necessari a controllare l’attività prescrittiva delle strutture pubbliche e private, oltre ad avere tutto l’interesse a evitarne l’inappropriatezza. Lo scopo del nostro provvedimento è unicamente quello di agevolare i percorsi di cura dei pazienti, semplificando le procedure e riducendo i passaggi necessari a ottenere l’erogazione delle prestazioni”.

Lo ha precisato questa mattina l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, nel corso dell’informativa alla IV commissione del Consiglio regionale sulla delibera che ha esteso ai medici specialisti delle strutture private accreditate la possibilità di prescrivere visite, esami e farmaci ai pazienti del servizio sanitario piemontese attraverso la ricetta dematerializzata, e che è stata oggetto di ricorso presso il Tar Piemonte.

“Il Tar ha sospeso la delibera ma non è entrato nel merito – ha aggiunto l’assessore -. La Giunta aspetterà la decisione del tribunale amministrativo prima di prendere qualsiasi provvedimento”.

L’estensione della facoltà di prescrizione a tutti gli specialisti, un atto che è già stato adottato da altre regioni come Lombardia e Sicilia, intende consentire ai pazienti di evitare il ritorno dal proprio medico di famiglia per ottenere una nuova prescrizione, nel caso siano necessari ulteriori visite o approfondimenti diagnostici.

L’operazione è possibile grazie all’utilizzo della ricetta dematerializzata, che permette di monitorare le prescrizioni e tenere sotto controllo i tetti di spesa, e alla prossima introduzione del Cup unico regionale, nel cui sistema di prenotazione verranno inserite tutte le prestazioni e tutte le agende delle strutture pubbliche e del privato accreditato.

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