Palio di Asti: archiviato il cambio di data si ragiona sul numero dei partecipanti

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Un consiglio del Palio, quello immediatamente successivo alla corsa, che come da tradizione serve per tracciare il bilancio del passato e guardare al futuro dela manifestazione.

Così è stato anche lunedì sera, quando il sindaco Maurizio Rasero ha tirato le somme del Palio appena passato. “Un Palio che ha vinto la scommessa del cambio di data – ha affermato il primo cittadino – ma che deve ancora fare molti passi in favore di una maggiore professionalizzazione dell’evento”.

Tra questi, sicuramente il problema più spinoso è quello dei partecipanti al Palio: troppi secondo alcuni, che vedono con favore un Palio corso solo dai rioni cittadini. Una soluzione questa, che però potrebbe essere discriminante per i comuni che da anni prendono parte alla corsa astigiana: il primo cittadino ha incontrato i rispettivi colleghi dei paesi in questione e ha ribadito l’importanza di portare avanti scelte condivise. Tra le ipotesi, un anticipo delle batterie al sabato pomeriggio, con maggiore spazio alla domenica per il corteo storico e la finale, oppure un Palio riservato ai comuni da disputarsi in un’altra data dell’anno. Con meno partecipanti, si potrebbe pensare ad un Palio con due batterie da otto cavalli e una finale da otto cavalli, restringendo i tempi del pomeriggio.

Mossa che potrebbe anche andare a favore di una maggiore integrazione con la diretta Rai, a detta dell’Amministrazione, imprescindibile per il futuro della Festa.

Insomma, il Palio mette in archivio l’edizione 2018 e guarda già al futuro. Per sindaco, Capitano del Palio e rettori si prospetta un inverno molto lungo dedicato ad animate discussioni sul futuro della storica corsa astigiana.

 

 

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