Grande successo il festival teatrale “Paesaggi e oltre” nelle terre dell’Unesco fotogallery

Tra luglio e agosto dieci appuntamenti, in un percorso turistico e culturale unico

Si conferma anche quest’anno di grande successo e con un notevole seguito di pubblico il festival “Paesaggi e oltre 2018”, teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO, di rilievo regionale e nazionale.

Nella conferenza stampa di chiusura al Castello di Costigliole d’Asti sono intervenuti il Presidente della Comunità Collinare tra Langa e Monferrato Giovanni Borriero, i Sindaci di Castagnole delle Lanze, Coazzolo e Montegrosso d’Asti, Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi, Roberto Cerrato dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e alcuni giornalisti.

Alle loro spalle sono state proiettate le foto delle varie tappe estive nel paesaggio tra Langa e Monferrato (visibili nella fotogallery correlata).

Sono circa 1600 gli spettatori che hanno seguito il festival nei dieci appuntamenti che si sono svolti tra il 14 luglio e il 25 agosto.

L’iniziativa (alla diciassettesima edizione) è stata promossa dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione C.R. Asti e Fondazione C.R.T. ed il patrocinio dell’ Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e, prestigiosa novità, dell’ Anno europeo del patrimonio culturale 2018.
Il tutto con la direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Acerbi.

Gli organizzatori sottolineano il grande e sorprendente seguito di pubblico, l’interesse di istituzioni, media e addetti ai lavori.

Oltre agli spettacoli, grande interesse per le “pillole di paesaggio” che li hanno preceduti, condotte da Roberto Cerrato dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero, degustazioni e racconto dei vini del territorio.

E soprattutto grande curiosità e adesione per il“passaporto paesaggieoltre” in cui collezionare un timbro di “visto” per ogni evento, con oltre cinquecento “documenti” personalizzati distribuiti agli spettatori-pellegrini che hanno accolto l’incipit “Il paesaggio si fa teatro. Il paesaggio diventa teatro”, che è diventato per loro un ricordo della partecipazione attiva al festival.

Ben cinque spettatori hanno partecipato a ben otto tappe, moltissimi a sette: verranno premiati nei prossimi giorni.
Tanti commenti e racconti degli spettatori che verranno raccolti nella sezione #diconodinoi del sito del Teatro degli Acerbi.

Un teatro fuori dai teatri: prove d’artista, teatro popolare e narrazione, musica nel e per il paesaggio legate quest’anno dal tema del viaggio, nelle sue declinazioni. In molti casi prime assolute nazionali per i luoghi.

Tra gli spettacoli di questo festival da ricordare: l’ultima recita de “Il mondo dei vinti” una grande creazione artistica corale di Teatro degli Acerbi e Faber Teater per ricordare Luciano Nattino (Costigliole d’Asti, 200 spettatori), Eugenio Allegri e Nuages Ensemble (Castagnole delle Lanze,135), la “Nuova Barberia Carloni” a Montegrosso d’Asti, la straordinaria narrazione “Giobbe” di Roberto Anglisani (Coazzolo).

Ma anche le passeggiate teatrali a Catagnole Lanze e Montegrosso d’Asti con Emanuele Arrigazzi, il Teatro degli Acerbi e i loro compagni di viaggio (300 spettatori), l’eclettico duo Biagio Bagini e Luigi Carlone a Bionzo di Costigliole d’Asti.

E come dimenticare e non fissare nei pensieri i 280 spettatori sotto le stelle per il Ferragosto a teatro nella frazione panoramica di San Michele di Costigliole d’Asti per “Cervantes e flamenco” Livio Gianola e Luca Radaelli.

Un’iniziativa che ha l’intento di proseguire anche il prossimo anno, valorizzando e aprendo questa originale esperienza culturale e turistica di eccellenza nata e coltivata nella bellezza delle colline astigiane tra Langa e Monferrato.

Commentano il Presidente della Comunità Collinare Giovanni Borriero e i sindaci: “Un palco sulle colline tra Langa e Monferrato, una porta aperta sul paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell’Umanità da cui guardare oltre. Anche questa estate il pubblico ha accolto l’invito a percorrere un nuovo viaggio alla scoperta di questo sorprendente territorio: artistico, paesaggistico e storico. Dieci angoli di mondo da ri-scoprire insieme. Un festival che piace e crea curiosità, attesa e apprezzamenti.”

Aggiunge Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi: “E’ stata un’altra estate da ricordare, un percorso artistico ed umano nel paesaggio davvero significativo e sorprendente ad ogni tappa ed ogni incontro. La risposta del pubblico è stata emozionante, richiamato dall’unicità dei luoghi e del teatro (d’attore) fuori dai teatri, che completa il paesaggio che lo circonda. Vedere centinaia di spettatori ad ogni appuntamento, nei luoghi più a confine di questo territorio, fuori dalle rotte, con proposte artistiche alternative e artigianali ci fa pensare che c’è ancora voglia di coltivare e cercare la bellezza. Di sfidare il tempo e il meteo, di sporcarsi le scarpe per guardare oltre il paesaggio e la crisi, soprattutto umana, di questi tempi. Si è di nuovo creato un tam-tam, un passaparola che ha portato pubblico da tutta la provincia, da quelle limitrofe e da fuori regione su più appuntamenti. Turismo culturale, spettatori affezionati che hanno creduto nella nostra proposta artistica. E poi, sullo sfondo il paesaggio patrimonio nostro e dell’umanità, tanto richiamato ma poco interpretato e cercato.”