Da due a quattro posti: sul servizio civile volontario il Parco Paleontologico Astigiano raddoppia

L’Ente Parco attribuisce grande importanza all’apporto degli operatori volontari, impegnati nelle attività collegate al Museo dei fossili: è anche grazie alla loro presenza se nel centro espositivo del Michelerio è stato possibile estendere l’orario di visita (da 30 a 36 ore settimanali) e, di conseguenza, aumentare il numero di accessi, potenziare l’attività didattica, consolidare eventi, promuovere nuove iniziative.

Tredici i posti ricoperti, dal 2008, dai volontari: per Cristina Ciocca e Cecilia Moizio l’esperienza sta per terminare, mentre i quattro giovani (due in più rispetto alle precedenti edizioni) che arriveranno saranno impegnati, per un anno, nel progetto “Quando il mare non parla per suoni… ma per testimonianze”.

Molteplici le funzioni a cui saranno chiamati, dopo il corso di formazione, in supporto al personale dell’Ente: apertura del museo per consentirne la fruizione da parte del pubblico, riordino e conservazione dei reperti fossili, nuovi allestimenti museali, gestione e manutenzione dell’acquario preistorico, implementazione e aggiornamento del sito web www.museodeifossili.org. Il tutto finalizzato a diffondere la conoscenza sul patrimonio paleontologico astigiano, salvaguardando anche i numerosi reperti fossili in deposito.

Operatore locale del progetto, cioè referente per l’Ente Parco di “Quando il mare non parla per suoni… ma per testimonianze”, è Piero Damarco, paleontologo e conservatore del Museo dei fossili. Perché un giovane dovrebbe fare domanda per svolgere il servizio civile al Michelerio?

“Il nostro centro – ricorda Damarco – è una delle pochissime realtà museali rivolta ai fossili in cui si possono svolgere alcune attività, anche tecniche in tema paleontologico, in contatto diretto con i reperti: un’occasione unica per chi è incuriosito o interessato a questa affascinante materia”.

Per i volontari il servizio durerà 12 mesi con impegno settimanale di 30 ore e rimborso mensile di 433,80 euro netti.

[Nella foto: Cristina Ciocca, a sinistra, e Cecilia Moizio, ultime due volontarie al Museo dei fossili].