Capitale del vino? “Astigiani” di settembre  dalle fiere dell’800 alla Douja d’Or

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Il nuovo numero di Astigiani esce durante le celebrazioni del Settembre e dedica la copertina alla promozione del vino nella nostra città attraverso Ottocento e Novecento.

La presentazione della rivista di storia e storie si terrà sabato 15 settembre alle 18 nel salone della Camera di Commercio in piazza Medici. Per il trimestrale è l’inizio del sesto anno di storia editoriale, dopo il debutto nel 2012 alla Douja d’Or.
Il quadro riprodotto in copertina ricorda l’Esposizione Generale Italiana di Torino nel 1898, di cui Asti fu sede distaccata per tutto ciò che riguardava l’enologia. Anche la storia che apre il numero 25 di Astigiani ripercorre le esposizioni di vini nazionali, la cui prima edizione risale al 1891, sotto la guida del conte Leonetto Ottolenghi. Furono queste le antesignane di iniziative come la Mostra Campionaria dei Vini Piemontesi, la Fiera dei Vini d’Italia e l’odierna Douja d’Or. Tutte occasioni in cui Asti ha sfiorato il titolo di capitale dei vini, e che testimoniano ancora una volta come dal passato si possa imparare per costruire il futuro.

Tra gli altri servizi pubblicati nelle 120 pagine del trimestrale, un ritratto della moglie astigiana di Edmondo De Amicis, Teresa Boassi. Il matrimonio, mai facile e segnato da profondi drammi, non fu l’unico legame tra la città e l’autore di “Cuore”, che ad Asti frequentò il collegio militare. La rivista offre poi l’anteprima di una ricerca che ha ricostruito l’elenco di nomi e vicende di tutti gli astigiani decorati al Valore Militare durante la Grande Guerra. Quindi un salto a sessant’anni fa, a quel settembre 1958 in cui la Legge Merlin impose la chiusura delle case di tolleranza. Sorprendono i riferimenti a un palio meretricium nelle cronache astesi, mentre è ancora viva la memoria della casa di via Arò e di Villa Favorita.

Ospite della rubrica “Confesso che ho vissuto” è l’antropologo Gian Luigi Bravo, docente e ricercatore intervistato dal presidente di Astigiani Pier Carlo Grimaldi. Nell’Album di famiglia le bandiere del Palio di Asti volano ancora, immortalate insieme agli sbandieratori dell’ASTA in un suggestivo confronto tra immagini d’antan e di oggi. Il numero 25 della rivista tiene a battesimo una nuova rubrica, “Topo di biblioteca”. Donatella Gnetti, direttrice della Biblioteca Astense, seleziona i volumi che raccontano una storia non solo all’interno delle pagine, ma anche attraverso le vicende che li hanno portati tra gli scaffali di corso Alfieri.
Un ampio ricordo è dedicato a don Alessandro Quaglia, già responsabile dei beni culturali della Diocesi, scomparso lo scorso luglio. Astigiani pubblica in esclusiva quella che lo stesso sacerdote architetto intitolò “Biografia di Don Quaglia, scritta da sé medesimo”. Sabato la presentazione della rivista si concluderà con un buffet offerto da Camera di Commercio e vini di Piemonte Land.

Il numero di settembre sarà in edicola al prezzo di copertina di 7 euro. È possibile sottoscrivere l’iscrizione-abbonamento all’associazione Astigiani a 30 euro (comprensivo di spese di spedizione) oppure a 50 euro come socio aderente, con la possibilità di partecipare a ogni iniziativa culturale e promozionale della vita associativa. L’adesione come socio sostenitore da 100 euro comprende l’iscrizione all’associazione Astigiani e la possibilità di ottenere gratis i numeri arretrati.

È anche possibile aderire alla formula annuale al prezzo speciale di 25 euro, con ritiro delle quattro copie direttamente nella sede di via San Martino 2, di fronte a Palazzo Mazzetti. L’orario di apertura è martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19.

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