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Speciale 118 Sindaci: Intervista a Dario Peila, sindaco di Albugnano

118 Sindaci: incontriamo Dario Peila, Sindaco di Albugnano.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Assolutamente no.

 Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

La prima volta che fui eletto sindaco eravamo nel 1990, ed ero già stato vicesindaco.

Ma, ad onor del vero, avevo vissuto già tutta la mia infanzia e la mia gioventù in comune. Mio papà era messo comunale ed io nell’edificio del comune ci vivevo. Per me, la mia prima candidatura l’ho sempre considerata come un’evoluzione naturale. Certamente nel momento in cui mi è stata proposta la mia candidatura a Sindaco mi sono messo in testa di fare qualche cosa di diverso ed innovativo rispetto alla amministrazione precedente.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Ero già stato vicesindaco, ma tramite il lavoro di mio papà conoscevo molto bene il funzionamento della macchina amministrativa.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Sono passati tanti anni dalla prima volta che sono stato eletto, è difficile ricordare con esattezza, ma sicuramente sarò stato soddisfatto per avere ricevuto il consenso dai miei concittadini.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Ce ne sono stati tanti. Non saprei scegliere.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Il funzionamento dei nostri uffici comunali. I mille aggiornamenti legislativi. Le problematiche derivanti dall’utilizzo delle nuove procedure informatiche. La difficoltà, in costante crescita, di colloquiare con gli Enti superiori.

Faccio notare che qui in Municipio ho un solo dipendente fisso.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

La realizzazione della “Casa di Riposo” avvenuta durante il mio primo mandato (Anni 90-95) che era stata fortemente voluta dalla cittadinanzaPoi la costruzione dell’edificio in cui siamo ora. Il municipio completamente nuovo e la sistemazione del Cimitero.

Se la domanda me l’avesse posta lo scorso anno, le avrei risposto che ero soddisfatto per aver mantenuto in funzione la scuola elementare qui in paese, però, purtroppo da quest’anno la scuola è chiusa per mancanza di bambini iscritti.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Parlando con tutti. Questo avviene in piazza, prima e dopo la messa della domenica, nel gioco da bocce e qui in comune, tutti i giorni.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Sarei soddisfatto, ma mi rendo conto che non riesco più a stare dietro a tutto. La burocrazia mi sta distruggendo. E’ arrivata l’ora di ritirarmi.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Non ho escogitato alcun accorgimento per rendere la mia azione più efficace. Mi spiace non posso essere di aiuto ai miei colleghi.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di personale preparato e adeguato. Deve essere qualificato per affrontare tutte le esigenze dei vari settori della vita pubblica di un comune. Oggi non si riesce più ad ottemperare a tutto il carico di lavoro che ci viene richiesto. E’ molto pesante rispondere giornalmente ai vari questionari che ci arrivano da altri Enti pubblici.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Fortunatamente abbiamo pochi problemi. In particolare negli ultimi 3 anni siamo stati relativamente tranquilli.

Abbiamo messo la videosorveglianza in entrate/uscita sulle tre vie di accesso al paese, e in due casi ci sono proprio servite. Grazie alle registrazioni visionate dai carabinieri essi sono riusciti ad individuare le macchine transitate ed i loro proprietari.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Ci sono, come in tutti i comuni, cittadini che non chiedono mai niente e altri che non sono mai soddisfatti. Per i servizi sociali il Comune di Albugnano è consorziato con il “Consorzio Servizi Socio Assistenziali del Chierese” pertanto è il Consorzio che assolve a tutte le problematiche,in modo adeguato. Sono loro che se ne occupano.  Tutto sommato, viviamo ancora in un’isola felice. 

Gli immigrati sono un centinaio, principalmente, Peruviani e Rumeni, ma hanno tutti una qualche attività e non ci hanno portato particolari problemi.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Da due anni sono sparite tutte. Non abbiamo più la Pro Loco. C’è l’Associazione Alpini, ma non fa alcuna opera di volontariato, né protezione civile.           

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Dopo vent’anni (non consecutivi) da sindaco, progetti non ne ho più. E neanche sogni. Spero ne abbia chi prenderà il mio posto.

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