Internet e digital divide, il bando europeo WiFi4Eu ripartirà a settembre

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Luci all’orizzonte per il bando europeo WiFi4Eu, l’iniziativa attraverso la quale la Commissione europea intende promuovere il wi-fi gratuito negli spazi pubblici ovvero in parchi, piazze, biblioteche, musei, scuole e nei luoghi di interesse comune.

Lo scorso mese di maggio, dopo il crash del portale per le candidature, l’Agenzia esecutiva della Commissione europea per l’innovazione e le reti (INEA) aveva optato per il rinvio del bando al mese di ottobre. “La buona notizia – annuncia il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta – è che, dopo il pressing dell’ANCI, l’iniziativa ripartirà a settembre. Sono in contatto con il capo della rappresentanza della Commissione europea a Milano, Massimo Gaudina, dal quale ho ricevuto ampie rassicurazioni e che ringrazio per l’attenzione che ha saputo dimostrare alle comunità locali”.

Una buona notizia per i Comuni, se si pensa che in tutta Europa ben 18.382 municipi (il 21% del totale) avevano già aderito al bando nel mese di maggio. “Numeri ancora più eclatanti in Italia – evidenzia Pianetta – dove erano stati 4.038 i Comuni che avevano presentato domanda, oltre il 50% del totale. Un trend confermato anche in Piemonte, dove i territori lottano da tempo per il superamento del digital divide. In queste settimane – rammenta il vicepresidente Pianetta – non siamo stati a guardare e abbiamo scritto ai 20 europarlamentari della Circoscrizione Nord Ovest, per chiedere al Parlamento Europeo di farsi carico della questione. Inoltre, abbiamo fatto fronte comune con l’Uncem, contestando formalmente il criterio adottato per la presentazione delle domande ossia il famigerato click day, basato sulla logica assurda del ‘chi prima arriva meglio alloggia’. Siamo soddisfatti del risultato”.

Entro la seconda metà di settembre il portale WiFi4Eu sarà dunque riaperto e i Comuni potranno caricare la documentazione richiesta. Gli enti che vi hanno già provveduto in primavera potranno apportare modifiche o sostituzioni. Dopo l’invio delle domande bisognerà attendere la chiusura formale dell’invito, dopo di che i Comuni dovranno attendere sei settimane per ricevere l’esito. Successivamente, le amministrazioni locali dovranno firmare una convenzione e designare le imprese per l’installazione degli impianti wi-fi. Queste ultime saranno pagate direttamente dalla Commissione Europea, che metterà a disposizione di ogni Comune un voucher da 15.000 euro. A carico degli enti locali rimarranno i soli costi di manutenzione e l’abbonamento internet.

“L’iniziativa – si legge sul portale della Commissione Europea – sarà realizzata in modo equilibrato dal punto di vista geografico, in modo che sia i residenti che i visitatori di migliaia di comunità locali in tutta l’UE possano beneficiare di connessioni ad alta velocità, in un numero di comunità locali compreso fra 6000 e 8000 entro il 2020, per un investimento complessivo di 120 milioni di euro”.

“Un’altra buona notizia – conclude Pianetta – è che in questa fase saranno ammessi a contributo ben 2.500 Comuni in tutta Europa, rispetto ai 1.000 previsti inizialmente. Nel primo trimestre del 2019 prenderà il via la seconda tranche del progetto. Auspichiamo, viste le richieste, che il numero dei Comuni ammessi al bando aumenti ulteriormente, con un’attenzione particolare all’Italia dove il problema del digital divide è più forte che altrove”.

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