Don Marco Prastaro è il nuovo Vescovo della Diocesi di Asti foto

Cambio ai vertici della Diocesi di Asti.

Monsignor Francesco Ravinale, Vescovo uscente, ha comunicato proprio in questi istanti in Duomo ad Asti, il nome del suo successore: si tratta di  don Marco Prastaro proveniente dalla Diocesi di Torino.

Nato a Pisa nel 1962, don Prastaro è stato ordinato sacerdote nel 1988. È stato viceparroco alla Collegiata di Carmagnola (1988-1994), ai SS. Pietro e Paolo in Torino (1994-1996) quindi a Gesù Operaio (1996-1998). Dal 1999 ha fatto esperienza come Fidei donum in Kenya presso la Parrocchia di Lodokejek, dal 2007 al 2011 è stato Vicario Generale della diocesi di Maralal (Kenya).

È rientrato nella Diocesi di Torino nell’ottobre del 2011. Dal febbraio 2012 è Delegato Arcivescovile per il clero straniero, da settembre 2012 a settembre 2017 Direttore dell’ufficio Missionario e Parroco di S. Ignazio di Loyola in Torino. Dall’ottobre 2016 è Vicario Episcopale per la città e dal 1° settembre 2017 è Moderatore della Curia metropolitana.


Aggiornamento delle 12.30

Il messaggio di Mons. Cesare Nosiglia, Vescovo di Torino.

“È con grande gioia e riconoscenza che desidero comunicarvi che il Santo Padre Papa Francesco ha nominato don Marco Prastaro vescovo di Asti. È un altro presbitero del clero di Torino dopo don Marco Arnolfo arcivescovo di Vercelli, don Piero del Bosco vescovo di Cuneo e Fossano e don Marco Brunetti vescovo di Alba, che viene insignito del ministero Episcopale in una Diocesi del Piemonte. Ringraziamo sentitamente Papa Francesco di questa nomina che sottolinea ancora una volta la stima che Egli ha del clero diocesano di Torino e della sua grande fedeltà alla Chiesa e al suo Magistero.
Don Marco Prastaro è stato missionario per tanti anni in Kenia e dopo il suo ritorno in Diocesi nel 2011, come Direttore dell’Ufficio diocesano missionario, ha sempre avuto una particolare cura del suo rapporto con quelle popolazioni e Diocesi africane che ha servito con impegno e generosità. Questa apertura al terzo mondo ha caratterizzato il suo ministero anche quando è tornato in Diocesi. Ricordo con gioia e commozione il viaggio che ho fatto con lui e altri sacerdoti diocesani nella Parrocchia di Tassia a Nairobi, che mi ha molto colpito tanto che ho invitato un bel gruppo di giovani a venire a Torino per partecipare insieme ai nostri giovani alla GMG di tre anni fa a Cracovia. Debbo ringraziare don Prastaro per aver accolto il duplice incarico che gli ho assegnato quale Vicario Episcopale delle 123 parrocchie della città di Torino e poi Moderatore della Curia Arcivescovile; due servizi delicati che ha saputo svolgere con equilibrio e saggezza. Ma soprattutto don Marco è stato per me e per tanti sacerdoti un amico con cui ho condiviso tanti momenti importanti della vita del presbiterio diocesano.
La Diocesi di Asti è fortunata ad avere un Vescovo come don Marco Prastaro e sono certo che ne apprezzerà molto le qualità umane, sacerdotali e pastorali.
A lui rivolgo dunque il mio augurio dal profondo del cuore e un arrivederci presto nelle riunioni della Conferenza Episcopale Piemontese-Valdostana dove potremo continuare a collaborare insieme.
Grazie caro don Marco e Maria Consolata ti guidi e ti protegga nel tuo nuovo e impegnativo compito che ti attende.

Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino”


Messaggio di Mons. Marco Prastaro in occasione della sua nomina a Vescovo della Diocesi di Asti, giovedì 16 agosto 2018.

Carissimi fratelli e sorelle, nel momento in cui viene annunciata la mia nomina a Vescovo della Diocesi di Asti desidero salutare tutti voi con affetto.
Il Santo Padre, papa Francesco ha scelto la mia umile e povera persona per essere in mezzo a voi il pastore che guida all’incontro con il Signore, per essere il seminatore che con generosità semina la Parola del Signore. Nella consapevolezza della grandezza di questo compito non posso che ringraziare il Papa Francesco per la fiducia e la benevolenza che ha avuto verso di me.
Saluto con grande affetto Mons Francesco Ravinale, Vescovo buono e generoso. A Lui i miei sentimenti di riconoscenza per il grande lavoro che ha compiuto in mezzo a voi. A lui vorrei dire che Asti rimane sempre la sua casa e la sua Chiesa e saremmo contenti di averlo ancora con noi.
Il mio caloroso e appassionato saluto va poi a voi, cari sacerdoti e diaconi della Diocesi. Con voi vorrei anzitutto costruire legami di fraternità e di stima reciproca. Vi saluto e vi ringrazio fin da ora per la generosità con cui donate ogni giorno la vostra vita al Signore e alla sua Chiesa.
Saluto tutti i religiosi e le religiose della Diocesi, riconoscente della testimonianza che date con la vostra vita.
Saluto tutti voi, cari fedeli, che siete il Popolo eletto e amato da Dio, che siete coloro che rendono presente e viva la Chiesa in ogni parte di questa bella terra. Il mio saluto giunga a tutte le famiglie e a voi giovani che siete la speranza della nostra Chiesa e del mondo.
Un saluto e una preghiera particolare per gli anziani, gli ammalati, per coloro che sono poveri e soli, per tutti gli stranieri. Tutti voi siete un dono e una risorsa umana e di fede importante per noi.
Il mio sincero saluto a tutti i fratelli che appartengono ad altre Chiese: insieme riconosciamo Gesù come Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Un fraterno saluto a tutti coloro che professano altre fedi e che condividono con noi il desiderio di conoscere e servire Dio.
Un saluto anche a tutti coloro che sono in ricerca di un senso per la propria vita e che non hanno ancora incontrato il Signore.
Infine, il mio più cordiale saluto giunga a tutte le autorità e a tutti coloro che si dedicano alla guida ed al governo delle nostre città. Continuiamo a collaborare per il bene comune dei nostri fratelli.
Arrivo fra voi nella consapevolezza che tutto ciò che ho da donarvi è la mia umile persona, nulla di più e nulla di meno.
Provengo da una famiglia numerosa, ho tre sorelle. Quest’anno ho celebrato 30 anni di sacerdozio, 13 dei quali li ho trascorsi in missione, a Lodokejek, uno sperduto villaggio nel Nord del Kenya.
Un’esperienza che mi ha segnato e cambiato profondamente, nella quale il Signore mi ha mostrato il suo volto amorevole e misericordioso.
Rientrato nel 2011, sono stato parroco a Torino, nella parrocchia di S. Ignazio di Loyola, dove i miei cari parrocchiani mi hanno aiutato a sentirmi nuovamente a casa. Per 5 anni sono stato direttore dell’ufficio missionario. Nell’ultimo anno ho fatto a tempo pieno il vicario Episcopale per la città di Torino ed il moderatore della Curia. Sento verso la Chiesa di Torino tanta riconoscenza per tutto ciò che mi ha dato e per la stima e l’affetto che sempre mi ha riservato.
Per storia familiare ho cambiato spesso città. Ora arrivo ad Asti, questa bella terra del nostro Piemonte. Confesso di conoscere poco, ma so anche che imparerò velocemente e che nel mio cuore c’è tanto desiderio di conoscere, capire, accogliere e diventare parte di questo popolo semplice e laborioso. Non vedo l’ora di iniziare a camminare insieme a tutti voi per “fare di Cristo il cuore del mondo”.
Consapevole della mia piccolezza e debolezza, chiedo a tutti voi di pregare per me perché il Signore mi renda degno dell’opera alla quale mi chiama in mezzo a voi.
Affidiamo a San Secondo, patrono della Diocesi, e alla Vergine del Portone il cammino che ci attende.
Siate certi della mia quotidiana ed affettuosa preghiera per tutti voi.
Il Signore vi benedica

Mons. Marco Prastaro
Vescovo eletto di Asti

Breve scheda Biografica

Sac. Marco Pràstaro di anni 56 del Clero di Torino Vicario Episcopale territoriale per la città di Torino, Moderatore della Curia.

Il Rev.do Sacerdote Marco Prastaro è nato a Pisa l’8 dicembre 1962.Il Rev.do Sacerdote Marco Prastaro è nato a Pisa l’8 dicembre 1962.Terminate le scuole superiori è entrato nel Seminario di Torino, Arcidiocesi nella quale si è incardinato con l’ordinazione sacerdotale avvenuta il 22 maggio 1988.Dopo alcuni anni di ministero da Viceparroco, si è reso disponibile per il Kenya in qualità di sacerdote fidei donum, dove è stato prima viceparroco e poi, dal 2003, parroco a Lodokejek e, dal 2006 al 2011, anche Vicario Generale della Diocesi di Maralal. Rientrato in Diocesi di Torino, nel 2012 ha assunto la guida della parrocchia cittadina di Sant’Ignazio di Loyola e il servizio presso la Curia Arcivescovile. È membro del Collegio dei Consultori e del Consiglio Presbiterale, è altresì membro della Presidenza della Fondazione Missio.
Incarichi pastorali più significativi da lui svolti:
1988-1994: Viceparroco ai Santi Pietro e Paolo in Carmagnola;1988-1994: Insegnante di religione presso la scuola Media di Carmagnola;1994-1996: Viceparroco ai Santi Pietro e Paolo in Torino;1996-1999: Viceparroco a Gesù Operaio in Torino1999-2011: Sacerdote Fidei Donum in Kenya2006-2011: Vicario Generale della diocesi di Maralal (Kenya)Dal 1° febbraio 2012 è Delegato Arcivescovile di Torino per i Sacerdoti stranieri2012-2017: Parroco di S. Ignazio di Loyola in Torino2012-2017: Direttore dell’Ufficio Missionario DiocesanoDal 1° settembre 2016 è Vicario Episcopale territoriale per la città di TorinoDal 1° settembre 2017 è Moderatore della Curia Arcivescovile