Il decreto milleproroghe sospende il Bando Periferie: ad Asti a rischio investimenti per 21 milioni di euro

“L’emendamento al decreto milleproroghe che sospende le convenzioni del Bando Periferie fino al 2020 ci preoccupa molto, perché rimette in discussione gli impegni assunti e un percorso ampiamente concertato con gli enti locali. Ci sono infatti Comuni che hanno già investito nelle progettazioni, altri che hanno avviato le gare d’appalto e addirittura alcuni che stanno già realizzando le opere. Sarebbe una scelta giuridicamente discutibile che, se confermata, darebbe luogo inevitabilmente a tanti contenziosi”.

Così il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, in riferimento al congelamento sui fondi per la rigenerazione urbana delle periferie, previsto da un emendamento al decreto Milleproroghe approvato dal Senato, con parere favorevole del Governo. In queste ore ANCI ha chiesto al governo di fare chiarezza.

“Solo in Piemonte – spiega Avetta – sono a rischio investimenti pubblici per circa 225 milioni di euro; 93 milioni di euro per la Città Metropolitana di Torino con il progetto TOP-Metro e altri 131 nelle restanti province. Si tratta di quasi 21 milioni di euro ad Asti, oltre 5,5 milioni a Biella, 25 milioni a Vercelli, 30 ad Alessandria e a Cuneo, quasi 8 a Novara e quasi 12 milioni di euro a Verbania. Lo stop danneggia indistintamente tutti i capoluoghi di provincia piemontesi ammessi al finanziamento”.

Uncem si unisce ad Anci nella richiesta al Governo di eliminare dal Milleproroghe il comma che sospende la firma convenzioni attuative del Bando periferie per 96 città e aree metropolitane italiane. Complessivamente, il Bando ha permesso di redigere nel dicembre 2016 una graduatoria con i 2.177 interventi previsti dai 120 progetti candidati che interessano il territorio di 445 Comuni italiani (considerando i 348 Comuni interessati dai progetti delle Città Metropolitane) per una popolazione complessiva pari a 22.913.218 abitanti.

Riteniamo, assieme al Presidente Anci De Caro che il bando periferie e i progetti presentati rappresentino una straordinaria e quasi unica, negli ultimi vent’anni, opportunità per riqualificare aree dismesse, gli spazi pubblici, agire su mobilità ed edilizia convenzionata. Per questo, visti i moltissimi progetti presentati due anni fa da Comuni e Città metropolitane, già esaminati in fase di avvio, riteniamo che il programma debba continuare e anzi, debba essere incrementato di progetti e di risorse”, commenta il Presidente Uncem nazionale Marco Bussone.

Tra i progetti presentati, vi sono anche interventi connessi a sviluppo economico e il lavoro (realizzazione di spazi di co-working, l’attivazione di incubatori di start-up, la realizzazione di spazi produttivi per l’artigianato e l’industria 4.0), scuola (riqualificazione degli edifici scolastici, efficienza energetica, messa in sicurezza, cura delle aree verdi), inclusione sociale, cultura, sport, sicurezza del territorio.

“Lavoriamo dunque con Anci – prosegue Bussone – affinché, grazie al lavoro del Governo e del Parlamento, venga dato seguito al bando, alle graduatorie e soprattutto alle convenzioni. Lo chiedono Sindaci e Presidenti di Città metropolitana. Dobbiamo agire senza perdere tempo consentendo l’avvio di appalti e lavori, strategici per gli Enti locali, per le Aree vaste e per tutti i sistemi territoriali”.

In allegato l’elenco degli interventi, i primi 24 dei quali non vanno presi in considerazione, perché non intaccati dall’emendamento

Elenco interventi Bando Periferie