Asti, la caduta degli alberi all’Ospedale infiamma la polemica politica tra sindaco e opposizione

 

Polemiche politiche sulla caduta di alcune piante ad alto fusto che nei giorni scorsi si sono abbattute sulla pista ciclabile attorno all’Ospedale di Asti. Nei mesi scorsi l’area era stata soggetta ad un intervento di manutenzione da parte del Comune, tagliando tutta la vegetazione che era cresciuta spontaneamente negli ultimi anni e attirando così le critiche dell’opposizione.

Il focolaio delle polemiche è stato rintuzzato nelle ultime ore, quando il primo cittadino, in una diretta streaming su Facebook, ha sottolineato la pericolosità delle piante e ha puntato il dito contro gli ambientalisti: “Le piante potevano cadere sui passanti. Mi domando, se fosse avvenuta tale disgrazia, se a risponderne ci pensavano i consiglieri di opposizione, oppure l’Osservatorio del Paesaggio e tutti coloro che erano contrari ad abbattere, gratuitamente, queste piante le quali sono impropriamente cresciute nel letto di un rio”.

A stretto giro di posta arrivano le reazioni delle minoranza: “Forse qualcuno dovrebbe ricordare al sindaco – scrive Angela Quaglia, consigliere di Cambiamo Asti –che essere il primo cittadino significa assumersi onori ma anche oneri e responsabilità delle scelte. Quando la Giunta, autonomamente, ha deciso di fare “piazza pulita” del verde che costeggiava viale Pertini ( lungo un tratto di pista ciclabile) la sottoscritta, insieme a molti altri cittadini con diverse e specifiche competenze, aveva criticato l’operazione “Attila” che aveva di fatto desertificato la zona, non salvando neppure un albero. E questo proprio nel momento in cui venivano messi a dimora numerosi alberi nel giardino dell’Ospedale per la creazione del Parco della Salute. Da una parte il Sindaco decide da solo e dall’altra, non avendo deciso alcunché, addossa la responsabilità ad altri ( consiglieri di minoranza, ambientalisti ecc) per il mancato intervento. Delle due l’una: se le piante erano a rischio crollo andavano tolte, ma quelle in buono stato vegetativo andavano preservate anche nella parte in cui “Attila” era intervenuto prima. Spiace constatare che a questa Amministrazione manca purtroppo una cultura ambientale e anche un po’ di esperienza amministrativa”.

“Sono cadute due piante – scrive Beppe Rovera di Ambiente Asti – laddove si era proceduto a disboscare una zona ombrosa a ridosso dell’ospedale. E subito il sindaco Rasero chiede conto ai consiglieri di opposizione, agli ambientalisti e altri della fondatezza delle proteste a suo tempo sollevate. Proteste che riguardavano il modo poco scientifico di procedere alla rasatura dell’area in questione che, infatti, ha segato alberi da una parte all’altra senza accorgersi di quelli… pericolanti. Si fosse fatto come si chiedeva, consultando cioè chi ne sapeva, agronomi e tecnici, compresi gli uffici pubblici competenti, imbastendo un vero programma del verde in città, selezionando ciò che andava abbattuto da quanto si doveva trattare in altro modo, non ci sarebbe proprio nulla da rimproverare a nessuno. La verità è che si è agito, e si continua a farlo, al di fuori di una qualsivoglia visione di città, giardini, aiuole e parchi compresi”.