Vigilanza in agricoltura: nell’astigiano trovati lavoratori in nero o senza rispetto del riposo settimanale

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Lavoratori costretti a lavorare per mesi, 7 giorni su 7, senza rispetto del riposo settimanale prescritto dalla legge.

E’ questa una delle più gravi irregolarità tra quelle emerse a seguito di vari controlli effettuati dagli ispettori del lavoro della sede di Asti dell’Ispettorato del Lavoro di Asti-Alessandria nel settore agricolo.

Quello agricolo è un settore particolarmente rilevante sia perché decisamente “portante“ nell’ambito dell’economia locale, sia perché si presta a svariate forme di illegalità, come la registrazione parziale delle giornate di lavoro effettivamente prestate o l’utilizzazione di lavoratori senza alcuna forma di regolarizzazione, ossia completamente “in nero”.

Tale ultima ipotesi, talvolta circoscritta a situazioni occasionali, come nel caso della vendemmia, altre volte rappresenta l’unica modalità di occupazione di lavoratori addetti per lunghi periodi ed in tutte le stagioni ad attività agricole vere e proprie, ad attività strumentali alla coltura e produzione agricola o all’allevamento di bestiame sia finalizzato alla produzione di latte e derivati sia al macello.

Proprio nel settore dell’allevamento, gli ispettori del lavoro, congiuntamente agli ispettori dell’INPS di Asti, hanno rilevato in un’azienda dell’astigiano a gestione familiare l’impiego di personale addetto all’accudimento di bovini senza soluzione di continuità, ossia senza il rispetto del riposo settimanale.

Gli ispettori sono intervenuti a ristabilire il rispetto della fondamentale normativa in materia di orario di lavoro e di riposi che pone dei limiti precisi ai tempi dell’attività lavorativa ai fini della tutela della salute psicofisica del lavoratore.

In alcuni casi, inoltre, la regolarizzazione dei lavoratori è avvenuta ben dopo l’inizio dell’attività lavorativa, con conseguenti periodi di lavoro prestati senza contratto e senza copertura contributiva, per un totale di oltre 100 giornate di lavoro svolto totalmente “in nero”.
La verifica condotta ha portato all’applicazione di sanzioni per circa 20.000,00 euro.

L’intervento ispettivo, inoltre, ha comportato il recupero di contributi e premi assicurativi omessi e dei benefici economici concessi dallo Stato alle aziende in presenza di particolari condizioni e di comportamento “virtuoso” delle medesime, per un totale di 50.000,00 euro.
I controlli ispettivi nascono da attività di intelligence interna, dall’analisi delle banche dati, da campagne ministeriali, da informative da parte di altri Organi dello Stato, dalle segnalazioni di enti, persone o direttamente dagli stessi lavoratori.

Al riguardo, presso entrambe le sedi dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Asti-Alessandria, nelle ore antimeridiane dal lunedì al venerdì, opera un apposito ufficio dedicato sia alla ricezione delle denunce dei lavoratori e di segnalazioni dell’utenza in generale che al chiarimento di dubbi ed alla divulgazione di informazioni attinenti la normativa in materia di lavoro.

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