Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: intervista a Renzo Peletto, sindaco di Cisterna d’Asti

118 Sindaci: incontriamo Renzo Peletto, sindaco di Cisterna d’Asti.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, non l’avrei mai immaginato. Mio papà faceva il panettiere e la famiglia era numerosa, per cui, dopo la scuola subito a lavorare sodo.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

Ero già vicesindaco da 5 anni, e prima ero stato già assessore per altri 5 anni. Sono stato proposto come sindaco nella continuità con l’operato della giunta precedente, ma mi ero anche proposto di realizzare alcuni miei sogni.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Certo, come assessore e poi vicesindaco. Ma devo dire che da allora le cose per gestire un comune si sono molto complicate…forse se lo avessi saputo prima…

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Sono stato molto contento per la fiducia che ho avuto dai miei concittadini.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Forse la “rogna” della ricostruzione del muraglione del castello. L’impiccio era già iniziato prima della mia elezione, ma ho dovuto sobbarcarmi di un lavoro continuo, inutile, e dispendioso. Non entro nei dettagli, ma la cosa non è ancora terminata e sono costretto a comportarmi seguendo delle decisioni di altre autorità. Se dipendesse solamente da me (o dal comune) oggi sarebbe chiusa.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sicuramente sui lavori pubblici. Primo perché abbiamo un solo tecnico, ed è poco. Secondo perché su queste cose c’è una burocrazia complicatissima; parliamo di appalti, di compartecipazioni e di finanziamenti.
A volte ci sono casi che si risolverebbero con costi limitati e in modo molto più efficiente e veloce, se fossimo autorizzati a decidere noi stessi.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Più di uno.
La realizzazione dell’impianto dell’ascensore per accedere al castello.
La posa del porfido nel centro storico del paese.
La ricostruzione dell’acquedotto e la costruzione della rete del gas.
La sostituzione del vecchio scuolabus delle scuole con uno nuovo e la nuova vettura comunale.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Avendo una panetteria proprio in centro paese, chi mi vuol parlare viene lì e se il negozio è chiuso, mi trovano nel forno.
Poi sono regolarmente in comune quasi tutti i giorni dalle 11 in poi dopo la chiusura della mia attività lavorativa mattutina.
Poi ci sono le bacheche, il sito internet del comune è sempre aggiornato.
Per le criticità si posizionano gli avvisi cartacei nei luoghi di passaggio, negli esercizi commerciali e nei luoghi di incontro.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si, dico di sì, anche perché discuto sempre con tutti in modo molto aperto e schietto e vedo che funziona bene.
Ho in mente dei progetti importanti. Se discutendone con la squadra, questi progetti vengono concordati, proveremo a proporli per poi realizzarli nella prossima legislatura. Se si realizza questo il prossimo anno c’è la possibilità che mi ricandidi.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Credo che occorra sempre trovare il modo di collaborare al meglio con tutti i dipendenti comunali. Una buona collaborazione, alla lunga, da sempre dei buoni risultati (a volte anche a breve).

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Qualche dipendente e qualche mezzo finanziario in più.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Abbiamo piazzato le telecamere nei punti più critici. Siamo convenzionati con i vigili della Val Triversa.
Abbiamo un’ottima collaborazione con i carabinieri della stazione di San Damiano che sono sempre presenti nel nostro territorio.
Poi abbiamo sensibilizzato i concittadini sulla vigilanza. Ora non hanno più alcuna difficoltà a segnalare, usando il telefono, situazioni o individui sospetti che si aggirano nel territorio.
Devo dire che i casi di furti nelle nostre case sono stati limitati, almeno in confronto ad altre zone.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Direi che più o meno sono sempre gli stessi. Abbiamo il COGESA che funziona bene e interviene prontamente in caso di necessità. Abbiamo anche un gruppo della Caritas che segue alcuni casi.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Tutto qui è volontariato. Ma si tratta più o meno sempre delle stesse persone che si prestano per la Croce Rossa (di San Damiano) poi fanno parte dell’AVIS e della Protezione Civile.
Poi abbiamo la Pro Loco, La biblioteca, Il museo “arti e mestieri di un tempo” situato nel castello.
Inoltre abbiamo il “Cisterna Calcio” che fa volontariato e scuola calcio ai bimbi del paese. E inoltre abbiamo avuto (anche grazie a loro) l’OK per l’atterraggio del 118. L’elicottero può atterrare anche di notte, nel campo sportivo.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Sì. Vorrei creare qui in centro, una casa famiglia e di accoglienza per anziani. Non una “Casa di Riposo” ma una struttura capace di essere sia un luogo di incontro, sia un centro abbia possibilità di ospitare per pernottamenti gli anziani ancora in buone condizioni di salute.
Sto pensando a questo progetto. Ci vuole tanta inventiva e creatività per definirlo bene. E poi ci vorranno i finanziamenti, che spero di trovare.

*************************************

Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

Il Progetto 118 Sindaci gode del Patrocinio della Provincia di Asti

e della Prefettura di Asti