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Speciale 118 Sindaci: intervista ad Alessandro Civardi, sindaco di Antignano

118 Sindaci: incontriamo Alessandro Civardi, sindaco di Antignano.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Fra le tante cose che immaginavo da bambino, ho anche fantasticato di diventare Sindaco da grande.
Ricordo un pomeriggio estivo, quando il Sindaco di allora (era l’avvocato Todeschini) convocò noi bambini nella sala consigliare per formare una squadra di tamburello giovanile che avrebbe partecipato ad un campionato locale.
Rimasi così colpito dall’essere entrato in quella sala con quell’uomo così importante che, quella volta, era tutto per noi.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

E’ nata da un accordo col Sindaco uscente (il Dr.Borgogno). Io ero già Vicesindaco nella sua Amministrazione.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

All’età di 20 anni facevo già parte dell’Amministrazione Comunale come consigliere.
Fin dal 1999 ho lavorato nel settore pubblico come tecnico comunale per 10 anni a San Damiano d’Asti. Dal 2010 sono Responsabile del Servizio tecnico del Comune di Calosso.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

In primis, instaurare un rapporto diretto di dialogo con la popolazione.
In secondo luogo di lavorare giorno dopo giorno con umiltà per migliorare in toto Antignano, nonostante la non facile situazione economica che stiamo vivendo in Italia.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Posso dire che, fortunatamente non ci sono state cose particolarmente complesse. Ho vissuto giornalmente la vita del comune cercando di approfondire in maniera scrupolosa tutte le incombenze che man mano si presentavano nei vari uffici, cercando di avere sempre quella lucidità decisionale che ti permette di lavorare bene per tutta la comunità.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sicuramente, la ricerca e l’adesione celere a tutti quei bandi, regionali o ministeriali, che permettono la concessione di contributi al mio paese. Questa è un’attività che porta via tempo e impegno, ma poi ti porta la soddisfazione di riuscire ad ottenere dei risultati importanti.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Sono stati diversi gli atti che mi hanno dato particolare soddisfazione. Cominciamo con l’acquisto del nuovo “scuolabus” per le nostre scuole, poi il vedere migliorati gli spazi pubblici con una serie di opere che stanno migliorando la vivibilità del nostro paese. Non dimentico neanche le opere per il buon mantenimento delle strade comunali, dell’area cimiteriale e delle aeree verdi.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Ho un ottimo rapporto diretto con i miei concittadini. Mi trovano per strada, oppure vengono da me in comune (sono presente a fine mattinata tutti i giorni). Il rapporto instaurato è di reciproco rispetto, e con tante persone anche di amicizia. E cerco sempre di superare le problematiche che si presentano di volta in volta con positività.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si. Mi sento soddisfatto di questi anni da Sindaco. Forse avrei potuto fare di più, ma di questi tempi bisogna tenere sotto controllo le finanze. Comunque il Comune di Antignano ha chiuso positivamente l’esercizio 2017 con un cospicuo avanzo di cassa, che credo, ci verrà utile in questo periodo di ristrettezze economiche.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Difficile dare consigli. Sicuramente un forte dialogo tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini aiuta a risolvere con tempestività i piccoli inconvenienti che si presentano sul territorio. Con la tempestività si evita anche che i problemi diventino grandi e fastidiosi.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Minor burocrazia. La burocrazia, nei piccoli comuni, è la maggior causa di rallentamento della macchina amministrativa. Le regole valgono per tutti, ma i piccoli comuni non sono strutturati, col proprio personale, per poter far fronte in modo capillare a tutte le incombenze burocratiche quotidiane.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

L’installazione di sette telecamere (quasi tutte dotate anche del lettore per targhe) avvenuta nel 2015 sull’intero territorio comunale ha ridotto drasticamente (quasi azzerato) la criminalità derivante da furti nelle abitazioni, che prima erano quotidiani e stavano dilagando.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Si, sono aumentati. L’Amministrazione Comunale ha aumentato gli stanziamenti a bilancio in modo progressivo negli ultimi esercizi. Inoltre abbiamo attivo il SEA, un servizio di trasporto con accompagnatore verso le strutture sanitarie, per persone con problemi di salute.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Io sono particolarmente soddisfatto del comportamento delle Associazioni di volontariato che operano nel nostro territorio comunale. Queste rendono il paese di Antignano particolarmente attivo, e ci sono numerose iniziative per tutto il corso dell’anno.
Mi è doveroso sottolineare con enfasi l’opera del nostro gruppo di Protezione Civile, che mette tutto il suo impegno, e con una serietà direi professionale, in tutte le manifestazioni che si tengono qui nel corso dell’anno, con particolare riguardo ai problemi della sicurezza.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Il mio progetto nel cassetto è l’individuazione e la realizzazione di una struttura polivalente di aggregazione, che permetta lo svolgimento di convegni, spettacoli ed altri eventi del territorio.

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