M5S Asti: “Un anno di Rasero, un anno nero per cittadini; ma su incarichi e poltrone…”

E’ passato un anno dalle elezioni amministrative ad Asti e per il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle astigiano è arrivato il momento di fare un primo bilancio di quanto fatto dalla nuova amministrazione.

Ed è stata un conferenza fiume quella di ieri con un titolo molto chiaro: “Un Anno di Rasero – Un anno nero” e, usando le parole del capogruppo pentastellato, Massimo Cerruti, si può andare avanti con la rima e completare con “Un anno di zero”.

Alla conferenza erano presenti, oltre al già citato Cerruti, i consiglieri Giorgio Spata e Martina Veneto, e l’avvocato Alberto Pasta, consulente legale dei 5 Stelle astigiani.

Prima di passare al dettaglio di quanto fatto o non fatto, il consigliere Spata ha voluto esprimere la sua personale opinione
sull’esperienza sinora provata in consiglio comunale, definendola “nauseante” per il comportamento della maggioranza, che
arriva già schierata in blocco e con cui non si riesce a discutere e dal sindaco che “sente, ma non ascolta”.

E’ stato poi Massimo Cerruti a prendere la parola definendo fallimentare il bilancio di questo primo periodo: “Un anno di
zero, fatto di silenzi, assenza, poco rispetto per la minoranza, ma soprattutto per i cittadini rimasti chiusi fuori dalla
porta. Nulla di quanto promesso in campagna elettorale è stato fatto, in compenso, vedrete dopo, si sono fatte tante cose in
tema di incarichi e poltrone.”

E poi entra nel dettaglio dei vari temi a partire dalla sicurezza, cavallo di battaglia delle liste che appoggiavano Rasero: “Non è stato fatto nulla di concreto, sui campi rom un vero e proprio teatrino; la sicurezza ad Asti non è garantita e lo dimostra l’escalation che c’è stata in questi ultimi periodi, in particolare ci preoccupa il caso dell’incendio agli uffici comunali.”

“E’ stato perso tempo per pratiche inutili, parliamo di Agrivillage e pista da motocross, non è stato fatto nulla per il Maina che versa in una situazione preoccupante” – prosegue Cerruti – “niente anche per il degrado causato dagli immobili pubblici vuoti, si parla di uno scambio alla pari che è una vera follia, mettere in uscita quanto di buono abbiamo (Istituto Penna, Enofila e si parla di diversi alloggi comunali) per due immobili che di fatto sono da abbattere.”

“Un’amministrazione che ha attaccato le famiglie con i rincari che hanno causato danni notevoli, ci risulta un notevole calo di utenti dei mezzi pubblici; niente anche sul fronte del turismo, i dati parlano chiaro: è stata introdotta la tassa di soggiorno, ma c’è stato un sensibile calo, strutture ricettive vuote, non sono state prese decisioni innovative su manifestazioni legate al turismo, qui esiste solo il Palio che dovrebbe essere da traino, ma anche qui la decisione di spostare la data sta destando perplessità.”

“E che dire sulla questione ambiente? Asti è una delle città più inquinate d’Italia, ma non è stato fatto nulla anzi sono stati fatti passi indietro con la riduzione della ZTL e la questione Fontanino resa area edificabile. Questa amministrazione doveva risolvere questioni ereditate dalla precedente, come Teleriscaldamento, Oasi e invece non ha chiuso nulla collezionando ricorsi al Tar. Sullo sviluppo e lavoro nessun provvedimento, nulla per il mercato coperto e per il problema dei mercatali, non ci sono nuove azienda e i negozi continuano a chiudere; sono state fatte promesse durante le visite nei quartieri, ma poi non è stato fatto nulla e cita un esempio per tutti: il quartiere Bellavista” conclude Cerruti quella che è stata definita la prima fase della conferenza.

“Si perchè se è stato un anno nero, di assolutamente nulla per i cittadini, questa amministrazione qualcosa ha fatto, anzi ha
fatto tanto, ma sono quelle questioni che non hanno nulla a che vedere con le esigenze e le necessità dei cittadini; tra l’altro sono cose che non sono state pubblicizzate” – spiega Cerruti introducendo quella che definisce la seconda fase della conferenza.

Un attivismo legato alla nomine nei vari Cda e a decisioni che non portano vantaggi al Comune, ma a società private come nel caso del PalaSanQuirico che nei prossimi anni porterà il nome di una nota concessionaria di auto astigiana, in seguito all’accordo tra l’azienda e l’Orange Futsal, che ha la concessione dell’impianto fino al 2032 e che beneficerà degli introiti della sponsorizzazione, mentre il Comune si è garantito tre giorni all’anno in più di utilizzo dell’impianto.

A conferma di quanto dichiarato in conferenza viene mostrato il verbale di Giunta nr. 281 del 5/06/2018 in cui viene approvato l’appendice a parziale modifica del capitolato speciale di concessione per la gestione dell’impianto sportivo; una decisione non comprensibile da parte della Giunta secondo il Movimento 5 Stelle che porta ad esempio operazioni fatte da altre cittadine direttamente dai comuni e le cifre che si possono ricavare.

Perplessità anche sulle recenti nomine nel CdA della Pitagora Spa, società del gruppo Cr Asti, che da aprile vede alla guida Stefano Sesia, mandatario elettorale del candidato sindaco Rasero e, tramite una società da lui presieduta, finanziatore della campagna elettorale dell’attuale sindaco, così come Claudio Giovannone, patron dell’Orange Futsal.

Insomma per i consiglieri 5 stelle astigiani il primo anno dell’amministrazione Rasero si è rivelato fallimentare sotto tutti gli aspetti: “Noi come Movimento 5 Stelle abbiamo fatto tutto quello che era nelle possibilità di un gruppo di minoranza, abbiamo fatto emendamenti su tutto, abbiamo proposto sei nuove delibere su temi importanti, abbiamo portato avanti battaglie pubbliche e tutte queste cose non sono state ascoltate, quindi noi abbiamo la coscienza a posto di aver fatto tutto quanto nelle nostre capacità e possibilità.”