L’educazione civica diventa proposta di legge: raccolta firme anche ad Asti

Rispetto delle leggi, convivenza, memoria, integrazione: tutto questo rientra nella proposta di legge che intende reintrodurre nelle scuole l’educazione civica.

Promotore dell’iniziativa è l’Associazione dei Comuni italiani (Anci) con la legge di iniziativa popolare “per l’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza, come materia con voto autonomo, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado” (leggi QUI).

“Non possiamo – sostiene l’Anci – affidare un mattone così importante come la coesione sociale alla spontaneità estemporanea dell’educazione familiare o dei percorsi individuali di educazione non formale”.

Transitata senza troppa fortuna nelle aule scolastiche negli anni sessanta e seguenti, l’educazione civica fu introdotta da Aldo Moro nel 1958. Dal 2010 le competenze di Cittadinanza e Costituzione sono affidate a tutti i docenti e in particolare a quelli delle aree storico-geografica, filosofica e giuridica.

È una proposta di legge con un impianto molto leggero, 6 articoli, che ora attende il sostegno di 50.000 firme per approdare in Aula parlamentare.

Essa prevede “l’insegnamento di educazione alla cittadinanza come disciplina autonoma con propria valutazione,nei curricoli e e nei piani di studio di entrambi i cicli di istruzione”, con un monte ore non inferiore alle 33 ore annuali anche rimodulando gli orari delle discipline storico filosofico giuridiche.

Al Ministero dell’Istruzione il compito di elaborare entro sei mesi dall’entrata in vigore gli obiettivi specifici di apprendimento, la collocazione dell’insegnamento nei curricola, la decisione se optare per un’ora di nuova istituzione o da ricavare nell’ambito dei quadri orari già esistenti.

Ai Comuni il compito di promuovere iniziative di integrazione dell’offerta formativa delle scuole e di supporto alla medesima, con particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni comunali e dei loro organi.

E il sostegno all’iniziatva arriva anche dall’amministrazione comunae astigiana.

“È un impegno che condivido appieno e che mi ha permesso di incontrare in Municipio molte classi della città – evidenzia il sindaco Maurizio Rasero – Insisto sul valore dell’educazione al civismo e la ricadute sui cittadini di oggi e di domani, per una città meno litigiosa, più pulità e anche più accogliente”.

Su questo terreno qualcosa ha preso già avvio con l’esperienza di alternanza scuola-lavoro sui temi del “rispetto a tutto campo”, avviata dall’Assessorato Politiche sociali congiuntamente all’ASL, con otto studenti, Alessandro, Noemi, Mayra, Chiara, Marco, Letizia, Alessio e Gabriela del Liceo Scientifico F. Vercelli.

Nell’opinione dell’assessora Mariangela Cotto “I giovani sono molto aperti e ricettivi e da quel che vedo la proposta di legge permetterà di accrescere consapevolezza rispetto ai beni di tutti. Il comportamento di ciascuno di noi, si tratti di rispettare una panchina o un concittadino, non è indifferente”.

Si può firmare la proposta di legge recandosi all’Urp di piazza San Secondo, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12, martedì e giovedì dalle 15,30 alle 17,30.